Palazzo CelesteProsegue ad Amelia (Tr) “SENTIERI” il primo Festival di Arte Contemporanea diffuso nel centro storico della città. Una novità attende il pubblico per sabato 28 aprile 2018 presso la Sala dello Zodiaco di Palazzo Petrignani.

PALAZZO CELESTE 1. A partire dalle ore 16.00 (ore 16.00, ore 17.00 e ore 19.00) si terrà infatti “Palazzo Celeste – 1” – Opera in tre atti per tre oscillatori e due chitarre, eseguita da Colette et Izis + Capitan Zanzibar Orchestra e studiata ad hoc per il Festival “Sentieri”.


Nell’ottica del progetto di “Sentieri” infatti, che vuole essere uno strumento di messa in relazione di persone, luoghi, artisti; un mezzo per allargare i confini e far dialogare l’arte con diverse discipline, si terrà un concerto di musica elettronica/contemporanea con Damiano Tata al sintetizzatore modulare, un giovanissimo musicista che partecipa al festival “Sentieri” anche con un’istallazione sonora presso “Studio Betti”, Leonardo Mirenda al Lap Steel Guitar e Martino Petrella alla chitarra.

Palazzo CelesteColette et Izis + Capitan Zanzibar Orchestra

 Se i detriti del satellite Tiangong-1 fossero stati in prossimità di collidere con la Terra un migliaio di anni fa probabilmente un viandante, confondendoli con corpi celesti, ne avrebbe tratto delle coordinate, indicazioni errate che lo avrebbero condotto verso luoghi sconosciuti. Elementi estranei sconvolgerebbero la sua percezione della realtà, i suoi punti di riferimento, guidandolo attraverso sentieri che non avrebbe mai immaginato di percorrere, paesaggi che non avrebbe mai immaginato di vedere.
Il satellite fluttua nello spazio, fende silenzioso la stratosfera come una creatura degli abissi e avanza maestoso senza mai arrestarsi, uno squalo, che deve la sua sopravvivenza al costante e necessario spostamento. Ma il suo errare non è casuale, segue una traiettoria ben precisa, circolare, intorno a un corpo celeste che i suoi abitanti chiamano Terra. Una rigorosa partitura governa i suoi movimenti, garantendo la stabilità e il rigore del suo percorso, voluto da chi, in passato, lo lanciò nel cosmo, in cerca di risposte. All’improvviso un’impercettibile anomalia, una minuscola crepa nel perfetto disegno umano; essa basta per deviare inesorabilmente il suo percorso e spingerlo fuori dal tracciato, senza più la possibilità di tornare indietro, senza più la speranza di ottenere una qualche risposta.

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