Emilia Testa  “Siamo rimaste nude nello specchio”

Emilia Testa  “Siamo rimaste nude nello specchio”

Emilia Testa  “Siamo rimaste nude nello specchio”

Emilia Testa presenta una raccolta di cinque racconti in cui esplora il mondo femminile mettendo al centro della narrazione la ricerca di sé stesse da parte delle protagoniste e l’incontro con altre donne come speranza di rinascita

 

Casa editrice: Giovane Holden Edizioni

Genere: narrativa

Pagine: 181

Prezzo: 13 euro

ISBN: 9791254571910

 

“Ci siamo incontrate nel suo monolocale, ai margini desolati della città. Uno spazio che divideva con altre ragazze che facevano il suo stesso lavoro, una garçonnière dove portava tutti i suoi clienti. Dove portava Paolo. ‘Mi sento una profuga, oggi… ti prego, sorridimi’, le ho detto. Lei ha sorriso. I suoi occhi, lievemente socchiusi, erano come ombre di salici in una campagna assolata, in essi cercavo il mio riparo.

Per qualche minuto le mie mani tremanti hanno tessuto il ritardo sull’orologio che avevo al polso, pochi istanti, prima che mi baciasse. Un bacio che era la somma di tutte le cose che mai avevo osato fare. O desiderare. Ho abbracciato il suo corpo, quel corpo che negli ultimi giorni bucava tutti i miei sogni, le profondità infere della mia mente, come un’incosciente. Il desiderio richiede sempre un gesto liberatorio per esprimersi, per non diventare ossessione”.

 

Il libro di Emilia Testa “Siamo rimaste nude nello specchio” è un inno all’unicità, all’inclusione, al rispetto e soprattutto all’indispensabilità della libertà nella vita di ogni individuo. Come sottolinea nella postfazione la scrittrice Viola Conti, l’autrice ha creato un lavoro originale puntando sulla centralità di personaggi femminili che sono accomunati dall’amore per le donne: “Le donne tra tinte noir e rosso fuoco di ‘Siamo rimaste nude nello specchio’ sono disperatamente vive e desideranti, aspirano al piacere, all’autorealizzazione, alla libertà di divenire soggetti con una propria identità che non le releghi a maschere grigie soffocate nelle abitudini e nel disincanto. Che vivano nella città o nella provincia, sono anime in viaggio, talvolta perse nel dolore, nell’angoscia, nella menzogna. Sono dee e streghe alla ricerca di sé stesse, vittime e carnefici che si mettono a nudo guardandosi allo specchio, che altro non è la loro anima inquieta”.

Con il suo libro Emilia Testa offre al lettore cinque straordinarie narrazioni che hanno tutte l’intento di raccontare un mondo spesso ignorato. Le protagoniste sono donne forti che desiderano l’indipendenza ma che possono essere finalmente sé stesse solo rifugiandosi nella loro intimità.

“Siamo rimaste nude nello specchio” è quindi un insieme di storie che esplorano il mondo femminile, i sentimenti e la scoperta dell’amore. Sono racconti in cui la solitudine, la ricerca di sé stesse e l’incontro con altre donne diventano il fulcro della narrazione svelando la complessità e la bellezza del percorso di vita di ogni protagonista.

Lo stile scelto da Emilia Testa è molto curato, ricco di similitudini e di metafore. Accanto all’utilizzo di un linguaggio formale, tuttavia, l’autrice è altrettanto abile nel fare ricorso ad una lingua più simile al parlato all’interno di dialoghi perfettamente costruiti che si alternano a descrizioni e riflessioni regalando al lettore qualche ora di puro intrattenimento letterario arricchito dalla profondità dei temi trattati.

 

SINOSSI DELL’OPERA. “Siamo rimaste nude nello specchio” è una silloge di cinque racconti che rappresentano un cammino complesso e impegnativo nel mondo femminile, nei sentimenti e nella scoperta dell’amore. In ognuna delle storie il titolo del racconto contiene il nome della protagonista e la solitudine domina il suo essere, anche se in maniera non sempre evidente. Nei cinque racconti, tuttavia, l’incontro con un’altra donna diventa sempre una speranza di rinascita. Ci sono situazioni in cui l’amore si manifesta come una nota disturbante e inaspettata, mettendo in ridicolo il nostro ego indistruttibile e non lasciando alternative al vivere. Questo succede nel racconto “Il caso Valeria M.” che presenta slanci visionari, in cui il conflitto tra amore e istituzione e tra natura e ragione porta le due protagoniste ad affrontare una serie di esperienze esistenziali e psicologiche. In “La rabbia di Ester”, invece, l’amore si rivela effimero, la persona tanto sognata da Ester non riesce a ricambiare le sue aspettative e la giovane protagonista si perde nelle complicazioni e nei tormenti della sua mente. Durante una sola notte, la fragilità e il disprezzo per sé stessa porteranno Ester alla completa distruzione. Nel racconto “Marta (o il grande boh)” la ricerca dell’identità sessuale, costantemente evocata ma mai completamente realizzata, ha l’urgenza di un diario che diventa un gesto di protesta, sia verso il mondo esterno che verso sé stessi perché c’è sempre una parte di noi che non desideriamo distruggere completamente e che può portare a una piccola rivoluzione interiore, soprattutto se c’è un sorriso complice che ci accompagna in questo viaggio. Sono invece due adolescenti al centro del racconto “Il sogno di Laura” in cui la protagonista nutre una profonda avversione per un ambiente ostile e trova sollievo grazie all’incontro con una sua coetanea, una ragazza determinata ma dolce che le offre una visione alternativa del mondo. In una sorta di inseguimento amoroso, le due ragazze si ritrovano in un costante gioco di specchi. Per la protagonista de “L’incanto di Roberta” è infine un incontro casuale con una sconosciuta e un sorriso a farle vivere un sogno. Il racconto è governato dall’immaginazione che trasforma in fantastico ciò che già esiste e che traccia il cammino verso qualcosa di nuovo. Spesso infatti le persone che incontriamo nella nostra vita sono segni, comunicano con noi, ma soprattutto indicano la direzione da seguire.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Emilia Testa è nata a Napoli. Sin da giovane ha mostrato un grande interesse per il cinema e la drammaturgia, discipline che ha studiato al Dams di Bologna. La vera passione di Emilia Testa risiede però nella letteratura e nella poesia.  Autrice di racconti e versi poetici, cura le parole come una miniaturista, trasformandole in storie di donne, di sentimenti, di stati d’animo, di paesaggi, di città e di digressioni. Il suo stile è caratterizzato da una profonda sensibilità e da uno sguardo attento al dettaglio che cattura l’essenza delle emozioni e del mondo che la circonda. A partire dal 2017 Emilia Testa ha ottenuto numerosi successi in varie rassegne poetiche e letterarie. Grazie alla sua capacità di trasmettere emozioni profonde ha conquistato il pubblico e la giuria di prestigiosi premi nazionali. Recentemente si è classificata al primo posto nei concorsi “Stabia in versi”, a Castellammare di Stabia, “Io racconto” ad Alfonsine (Ravenna) e “Clepsamia” a Milano. Emilia Testa vanta anche varie pubblicazioni in importanti antologie di racconti e poesie. Nel 2021 ha visto la luce la sua prima raccolta poetica intitolata “La logica del cuore – Ho scritto ti amo e tante altre parole sconnesse” pubblicata dalla casa editrice Dantebus. Emilia Testa è anche un’appassionata di musica jazz e di arte contemporanea, due forme espressive che alimentano la sua  creatività e la sua ispirazione. Ama la montagna e i suoi paesaggi suggestivi ma il suo sogno sarebbe vivere nel cuore pulsante di Milano. Attualmente l’autrice risiede a Ravenna dove collabora con varie aziende di moda come visual merchandiser.

 

Contatti

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