L’architetto della capitale dell’acciaio. Cesare Bazzani a Terni (1899-1939)

Cesare Bazzani L’architetto Della Capitale dell’acciaio a Terni (1899-1939)

L’architetto della capitale dell’acciaio. Cesare Bazzani a Terni (1899-1939)

venerdì 7 giugno 2019, ore 11

TERNI, PALAZZO MONTANI LEONI

Sala “Cascata delle Marmore”

L’architetto della capitale dell’acciaio. Cesare Bazzani a Terni (1899-1939)

L’architetto della capitale dell’acciaio. Cesare Bazzani a Terni (1899-1939)

Il Presidente della Fondazione CARIT, prof. Luigi Carlini, presenta, congiuntamente alla dott.ssa Cecilia Furiani, Direttore dell’Archivio di Stato, il pregevole lavoro dell’arch. Michele Giorgini, reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione.

Interviene il prof. Fausto Dominici, a relazionare sugli aspetti storico-artistici della pubblicazione.

Dopo la prestigiosa opera I Bazzani a Pompei, Disegni e acquerelli nell’Archivio di Stato di Terni, pubblicata nel 2016, la collaborazione con l’Archivio di Stato di Terni prosegue con un volume dedicato alla vicenda umana e professionale dell’architetto Bazzani nel suo lungo rapporto con la città di Terni.

La Fondazione, da sempre attenta alla conservazione della memoria e alla valorizzazione delle fonti documentarie come strumento per leggere il passato e il presente, ha inteso promuovere questo ulteriore lavoro, reso possibile grazie al prezioso fondo “Cesare Bazzani” presente presso l’Archivio di Stato di Terni. La raccolta, costituita da 5600 disegni, contiene la densa attività progettuale e la lunga carriera dell’architetto che ha lasciato testimonianze in molte città in Italia e all’estero.

Grazie all’attento studio portato avanti egregiamente dall’autore del volume, Michele Giorgini, è stato realizzato un focus specifico sulle 45 opere ternane del Bazzani, corredato da foto d’epoca, immagini contemporanee, disegni progettuali, schizzi, caricature, reperiti in archivi pubblici e privati, biblioteche e collezioni.

Pregevole quindi il risultato ottenuto, che la Fondazione ha sostenuto, nella convinzione che il patrimonio storico e culturale abbia un’enorme valenza sociale, economica ed educativa, in quanto capace di stimolare le persone e le istituzioni a investire sul proprio territorio poiché la coscienza e consapevolezza del valore del proprio passato è la più importante ricchezza di una comunità.

 

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