Cantamaggio

Cantamaggio

Per la prima volta in 122 anni di storia, alla sfilata del Cantamaggio ci sarà anche il carro delle scuole superiori di Terni che parteciperà il 30 aprile con “Virgi e Ilio”, tratto dal racconto di Angelo Bruzzese ed ispirato all’omonimo audiolibro di Stefano de Majo, una fiaba musicale rivolta a grandi e bambini. Una delle più importanti novità è correlata proprio alla presenza degli studenti che piuttosto che disegnare su carta i carri, questa volta ne hanno realizzato uno vero interpretandone le parti ciascuna scuola secondo la propria vocazione e il proprio indirizzo didattico. Fra le cose più interessanti e affascinanti, il gran ballo delle debuttanti che accompagnerà il carro lungo il suo tragitto e che vedrà protagoniste le studentesse con indosso costumi che riprendono le scene di ballo del celebre film il Gattopardo.

“Virgi e Ilio” è un racconto fiabesco e scenografico realizzato dagli studenti su coordinamento e patrocinio della Provincia di Terni, ufficio pubblica istruzione e università, e studiato, riferisce la responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, Tiziana de Angelis, da un comitato di artisti, dirigenti scolastici ed insegnanti. E’ costruito sull’installazione artistica di Igor Borozan e narra la storia della Valnerina ternana, la terra che risorge, affrontando i temi universali dell’ambiente legati alla diversità e all’accoglienza. Protagonisti i due fiori, Virgi e Ilio, alla cui morte, attraverso il passaggio catartico della Cascata, i loro petali si trasformeranno  in due prìncipi. Il riferimento è al VII libro dell’Eneide, in cui Virgilio per primo descrive la Cascata come porta tra due mondi. “Il carro, attraverso una dimensione visionaria ed innovativa di luce e vapore – spiegano gli autori – sfilerà animando vie e piazze cittadine, simboleggiando quella metamorfosi e quella necessità di cambiamento a cui tutti aspirano”.

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa – dice il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi – poiché ha dato vita ad un carro innovativo che, rivolgendosi al futuro tramite i giovani, evoca quei versi con cui Virgilio e Dante, Byron e Shelley, Leonardo e Jean Baptiste  Corot, illustrarono al mondo la Cascata descritta come la “cataratta orribilmente bella”. Il coinvolgimento degli studenti – nota ancora il presidente – è molto importante perché persegue l’obiettivo di riavvicinare le giovani generazioni ai valori e alle tradizioni della città e del suo territorio, contribuendo ad evitarne la dispersione e a farle ridiventare patrimonio comune anche per il futuro”.

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