BENVENUTO ORVIETO diVINO
Omaggio alle meraviglie di Orvieto
Domenica 16 giugno degustazione-evento al Pozzo di San Patrizio
Un omaggio alle meraviglie del vino, alle sue sfumature, alla lunga tradizione che unisce Orvieto, il suo territorio e il suo prodotto d’eccellenza.
Benvenuto Orvieto diVino è pronto a mostrarsi in tutta la sua meravigliosa armonia tra arte, storia, tradizioni, bellezza e colori.
I colori di un vino unico, l’Orvieto Doc che Domenica 16 Giugno sarà il protagonista assoluto si una
degustazione sorprendente quanto incantevole, condotta all’interno del Pozzo di San Patrizio, simbolo di acqua, di vita e di speranza.
L’Orvieto ha radici profonde, quanto la storia della città di cui prende il nome. Gli Etruschi, lo custodivano nelle cantine scavate nel tufo.
Orvieto, la città etrusca, “Caput Etruriae”, per i Greci meritava il nome di Oinarea, “dove scorre il vino”, a testimonianza della feracità del suo suolo. E poi lo hanno amato i Papi e i tanti viaggiatori passati per la città, da Freud a D’Annunzio.
Un dono unico quello dell’Orvieto, unico e indissolubile che vive scolpito nella faccia del Duomo e che lega le
storie del territorio ai tanti maestri che hanno fatto grande l’Orvieto Doc.
E’ con queste intenzioni che Benvenuto Orvieto diVino, la kermesse organizzata dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto, con il patrocino della Regione Umbria e del Comune di Orvieto, per l’intera giornata di Domenica 16 Giugno al Pozzo di San Patrizio, vuole celebrare il profondo
legame tra la città, il territorio e il suo vino.
I visitatori potranno degustare i vini di 22 cantine aderenti al Consorzio all’interno della suggestiva
scalinata del Pozzo di San Patrizio, scendendo nelle viscere della Rupe di Tufo e risalendo gli scalini
senza mai incontrarsi.
Un’opportunità unica di conoscere e scoprire le qualità del vino di Orvieto, ma altrettanto di visitare uno dei monumenti più belli, apprezzati e sicuramente unici della città di
Orvieto.
A fare da cornice alla giornata la musica della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto che impegnerà artisti italiani e stranieri grazie alla collaborazione con la “Vocal Academy of Orvieto” che in queste settimane ha portato ad Orvieto giovani da varie parti del mondo avvalendosi
dell’attività di cantati lirici del Metropolitan di New York.
“Orvieto diVino è stato fn dall’inizio un segno di speranza, l’incipit di un nuovo progetto di sviluppo –
spiega il professor Mario Morcellini, membro del comitato scientifco di Orvieto diVino -.E’ la prova che un’idea forte può renderci migliori.
Orvieto diVino lo è perché, già nel nome, è un manifesto intriso di valori immateriali.
Ma non solo questo: è un titolo pieno di citazioni e soprattutto un invito a valorizzare le connessioni. Mette insieme accoglienza e voglia di benessere, giacimenti artistici e patrimoni spirituali, prodotti del lavoro dell’uomo e su tutti il vino; del resto, nessun’altra parola esprime altrettanto
socialità e momenti di felicità sostenibile.Ecco perché la potenza del legame è al centro del nostro evento.
Combina la città, il territorio, il paesaggio e la nostra storia. Orvieto è una città unica, in cui si sono
costruiti manufatti come il Duomo con le sue braccia protese al cielo e il Pozzo di San Patrizio, che scava alla ricerca dell’acqua nelle viscere della terra, realizzando un secondo prodigio tra cielo e terra.In un contesto di questo genere abbiamo tutti l’obbligo di ricordare che “siamo Italia”, e dunque capaci di
meraviglia e di bellezza.Ripartiamo allora dai legami iscritti nel titolo che ci siamo dati: Orvieto diVino; se li sapremo coltivare regaleranno un’altra storia alla nostra comunità”.
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