VALENTINE FEST
SABATO 19 FEBBRAIO
ARRIVANO DANIELE MENCARELLI
E ALBAN GUILLON
Premio San Valentino per la Letteratura e per il Teatro
Sarà Daniele Mencarelli ad aprire la seconda sessione del Valentine Fest, il primo festival interamente dedicato a San Valentino, organizzato dall’Istess fino al 13 marzo.
Dopo il successo del fine settimana di San Valentino, sabato 19 febbraio alle 16.30 al Cenacolo San Marco arriva il grande scrittore, premio Strega giovani 2020, che presenterà il suo nuovo romanzo Sempre tornare e riceverà il premio San Valentino 2022 per la Letteratura dalle mani di Paola Biribanti, responsabile del progetto letterario dell’Istess.
È l’estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: sé stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma.
Questa è la trama di Sempre tornare, libro che chiude una trilogia autobiografica iniziata con La casa degli sguardi (in cui Daniele racconta la sua esperienza di lavoro al Bambin Gesù) e proseguita con Tutto chiede salvezza (ricordo del Trattamento sanitario obbligatorio subito a vent’anni), da cui Netflix ha tratto una serie televisiva che sarà trasmessa nei prossimi mesi.
In Sempre tornare, in gran parte ambientato in Umbria, Mencarelli affronta – come del resto anche nei libri precedenti, tutti autobiografici – il tema delle relazioni, della famiglia, e dell’“arte dell’incontro”.
In un’epoca dominata dal consumo – anche dei rapporti – dalla comunicazione superficiale, dall’individualismo e dal vittimismo, Mencarelli è uno scrittore mistico, capace di riflettere su Dio e sull’esistenza: i suoi personaggi non cercano scorciatoie e si assumono la responsabilità dei propri errori e delle proprie debolezze.
Ad affiancare Daniele Mencarelli in questa seconda sessione del Valentine Fest ci sarà Alban Guillon, che proporrà il suo poemetto Il giardino di Valentino e riceverà il Premio San Valentino per il Teatro.
Nato a Parigi in una famiglia borghese, Alban Guillon a vent’anni ha lasciato tutto per trasferirsi a Collescipoli, minuscolo borgo del ternano, e vivere di arte in condizioni di grande povertà ed estrema ricchezza: “Perché l’abbondanza non è ciò che pensi: l’abbondanza è ciò che basta”.
Attore, giullare, artigiano, cantastorie, poeta, Alban è anche il più grande cantore di San Valentino. Interpreta da anni il ruolo del vescovo martire nella rievocazione storica allestita nella Basilica, proprio di fronte all’urna del santo. E’ stato tra i fondatori del festival di arti varie StraValentino e nel nome del protettore degli innamorati ha organizzato due maratone di dodici ore di poesia.
In Il Giardino di Valentino ha raccolto per la prima volta tutte le principali leggende sul Santo, aggiungendo anche alcuni elementi poi entrati nella narrazione ufficiale: tra questi la residenza del Vescovo nei pressi del Tempio del Sole e la frase (ripresa da Antoine De Sain-Exupery) “Amare non significa guardarsi l’un l’altro, ma guardare nella stessa direzione”, detta dal santo agli innamorati a cui regalava le rose.
L’ingresso è libero e gratuito, con obbligo di mascherina e green pass.