ToGetTher (E) Uisp Terni, via al progetto europeo per combattere il rischio di radicalizzazione ed esclusione sociale con lo sport
Si chiama ToGetTher (E), è il progetto della cooperativa sociale L’Arco e Uisp Terni finalizzato a contrastare il rischio di radicalizzazione tra i giovani immigrati con attività sportive orientate all’inclusione sociale e all’integrazione.
ToGetTher (E), finanziato dalla Commissione europea (direzione istruzione, gioventù, sport e cultura), è stato presentato nella sala polivalente del Cesvol di Terni da Giuliano Todisco, presidente Uisp Terni, Piero Patrignani, presidente della cooperativa sociale L’Arco e Angelo Ciocchetti, dell’Agenzia ACe20.
Obiettivo concreto del progetto ToGetTher (E) è avviare in due anni alle attività sportive locali a Terni e nel viterbese, una trentina di ragazzi a rischio di radicalizzazione e marginalizzazione per ragioni economiche e sociali o perché vittime per bullismo o di intolleranza.
Il tutto a spese del programma europeo.
A Terni la Uisp, attraverso i servizi sociali e le associazioni che si occupano di accoglienza, sta reclutando giovani immigrati a rischio di esclusione per un percorso di rafforzamento personale grazie al nuoto, al pattinaggio, all’atletica leggera, al calcio amatoriale, alle arti orientali.
La cooperazione tra i due enti, forti di un’esperienza consolidata in questo settore, è in atto da molto tempo.
“Uisp di Terni – ha detto Todisco – è da sempre protagonista della diffusione delle sport per tutti, con un occhio attento alle fasce più deboli della società”.
Patrignani ha spiegato che
“la cooperativa L’Arco, con sede a Gallese, cura la gestione del centro rifugiati di Fiumicino”.
A giugno, i ragazzi più meritevoli andranno nei cinque paesi europei dove saranno replicate le azioni sviluppate in Italia: Grecia, Spagna, Malta, Cipro e Portogallo.
“Invitiamo a partecipare tutte le associazioni del terzo settore, i servizi sociali dei comuni e le associazioni sportive del territorio, interessate a contribuire attivamente alle attività progettuali e che vogliano condividere all’interno del progetto le loro esperienze e le buone pratiche”.