Ieri 30 novembre 2018, anche a Terni abbiamo manifestato sotto il palazzo del governo la nostra contrarietà alla proposta di abolizione del valore legale del titolo di studio, nel giorno della protesta studentesca di Noi Restiamo, dello sciopero di Usb Scuola, che insieme a Potere al Popolo hanno organizzato un presidio sotto il Miur, contro la proposta classista del ministro Salvini di eliminare il valore legale di lauree e diplomi.
Abbiamo deciso di scendere in piazza a fianco degli studenti per difendere l’istituzione scolastica da chi vuole minarne il valore democratico, svilendo il diritto allo studio, e quindi anche i principi di uguaglianza e pari opportunità e contro una destra oscurantista che porta ingerenze di carattere propagandistico e religioso nella scuola attentando alle libertà sancite dalla Costituzione. Per questo, abbiamo inteso rilanciare con forza il valore di una scuola veramente laica, che sappia essere realmente il luogo di formazione critica dell’individuo, sottraendola quindi alle ingerenze di carattere religioso.
Per noi l’unico riferimento possibile non può che essere la Costituzione repubblicana, figlia della Resistenza e della Guerra di Liberazione, che enuncia il carattere universale ed orizzontale di un sistema educativo pubblico e di qualità ed esplicita l’elemento fondamentale della libertà di culto e di religione come diritto individuale. Pertanto, la Costituzione deve essere la guida soprattutto per le amministrazioni, per i governi e anche per i dirigenti scolastici.
Nel colloquio avuto con il Prefetto di Terni abbiamo rappresentato la nostra preoccupazione per un provvedimento di cui non vediamo i vantaggi ma solo un tentativo di costruire un sistema educativo che non crei cittadini formati, coscienti e consapevoli, ma che pratica una ulteriore selezione di classe, a monte, in ragione della provenienza sociale, di reddito o geografica degli studenti.
Riteniamo tuttavia le politiche di questo governo perfettamente in linea con quelle precedenti visto che provvedimenti come alternanza scuola lavoro (sarebbe meglio dire scuola/ sfruttamento) e cosiddetta buona scuola hanno solo cominciato a demolire il sistema d’istruzione pubblico; l’ultima ” trovata” della coalizione giallo verde rischia di essere solamente il colpo di grazia.
Potere al popolo Terni