Un minimo depressionario si approfondirà proprio in queste ore davanti le coste della Sardegna orientale determinando un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche su tutte le regioni centrali, in modo particolare su Lazio, Umbria e regioni Adriatiche.
La ventilazione si presenterà moderata dai quadranti settentrionali e la neve cadrà a partire dai 700/1100 metri di quota.
Nella giornata di martedì 22 gennaio, il minimo depressionario sopra citato tenderà a traslare sul Mare Adriatico, richiamando a se aria decisamente più fredda di origine Artico marittima.
Precipitazioni sparse continueranno a interessare al mattino tutte le regioni centrali a più riprese, con la quota neve che nel frattempo inizierà gradualmente a diminuire.
Nel pomeriggio, e ancor più dalla sera, la quota neve diminuirà ulteriormente fino a raggiungere i fondovalle su Toscana, Umbria, Marche centro-settentrionali e Lazio interno.
Gli accumuli nevosi molto probabilmente non riusciranno a formarsi al di sotto dei 200-500 metri, ma fioccate coreografiche potranno raggiungere a tratti anche le zone pianeggianti fino al mattino di mercoledì.
Le precipitazioni, molto probabilmente, subiranno una pausa fra la tarda mattinata e il pomeriggio di mercoledì, quando un nuovo minimo depressionario, ancora più profondo del primo, si formerà nel Mediterraneo centrale, questa volta troppo ad ovest, richiamando cosi correnti più calde sulle regioni centrali.
Questo causerà, dal tardo pomeriggio di mercoledì, un deciso rialzo della quota neve la quale che tornerà ad attestarsi a quote di montagna (600-1000 metri).
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