PICCOLA MISTICA QUOTIDIANA
l’album di
Alessandro Contini
Disponibile in tutte le piattaforme digitali della musica
Un elogio a lentezza, contemplazione, incanto… un diritto alla pigrizia creativa!
Un raffinato lavoro cantautoriale dedicato a temi cari al compositore e vocalist romano che, dopo una carriera vocale prestata in generi musicali prevalentemente swing, pop, jazz e colonne sonore, debutta ora da protagonista nel settore “song-writing”, ma tutto italiano.
La “rivoluzione inattiva”, tema cardine dell’album già anticipata dai 2 singoli PIOVE e LA BALLATA DEL SOGNATORE è quella portata avanti nella dimensione del sonno contemplativo in cui il sogno, il ricordo, la prospettiva mentale di un domani ideale trovano la loro sublimazione in una cornice unica, il letto.
Nelle vite di santi e di malfattori, nei personaggi dei romanzi, nella storia di ognuno di noi, in fondo ai ricordi, nel punto di contatto tra la coscienza e l’inconscio, tra il dovere, il piacere e il riposo c’è infatti questo luogo metafisico dell’abitare, scenario ideale dell’intero album, composto di undici brani, nel quale aleggia la sua presenza, a volte in maniera esplicita altre volte sullo sfondo.
Il letto è anche il luogo dove l’autore-compositore Contini, comodamente sdraiato, ha interamente realizzato questo disco.
Tanto basta per coccolarsi in un’atmosfera onirica in cui la lentezza e l’incanto di uno sguardo possono produrre una creatività immaginifica che non ha confini e che è giusto contraccolpo alle eccessive frenesie del quotidiano in cui le menti rischiano di annegare.
I BRANI DELL’ALBUM (note a cura dell’autore)
Nascita di un ozioso Ninna nanna di un ozioso cresciuto troppo in fretta che rivuole il seno materno, pretende l’inconsapevolezza di un bambino, desidera solo sognare, giocare e disubbidire. Sonno ‘Benedetto chi inventò il sonno, cappa che copre tutti gli umani pensieri, cibo che toglie la fame, acqua che estingue la sete, fuoco per cui fugge il freddo, freddo che tempra l’ardore, moneta generale con cui tutto si compra, bilancia che rende eguale il re al pastore ed il saggio allo stolto’ cosi diceva Sancho Panza nel Don Chisciotte di Cervantes. Il brano è un elogio al sonno, non un momento di vita perso, ma l’ingresso in una dimensione dove l’esperienza è rappresentazione allegorica ed è da considerare a tutti gli effetti come appartenente all’esistenza. Per di più il sonno con la fase dell’addormentamento è legato ad uno dei momenti più piacevoli della quotidianeità, è un piacere che ci viene regalato aldilà della nostra volontà, della nostra percezione della felicità o di come ci sentiamo… ci sarà un momento in cui il nostro corpo non terrà conto della nostra opinione e vi si abbandonerà con indifferenza.
Piove (Piccola Mistica Casalinga)
La canzone è un omaggio alla dote dell’incanto, una condizione misteriosa che sfugge alle normali possibilità di conoscenza, nella quale il tempo si dilata, ci si dimentica degli impegni e problemi personali, così come delle emozioni negative. Una sorta di osservazione partecipata nella quale l’essere si dimentica anche di se stesso fissando lo sguardo verso un punto all’orizzonte che ha il potere di annullare tutto il resto. Guardare uno di questi oggetti di incantamento, proprio come sono le gocce di una pioggia persistente, e annullarsi fissandone la naturalezza e il ritmo cadenzato, significa possedere la capacità di fermarsi e la volontà di rompere la frenesia della velocità quotidiana per immergersi con curiosità nella contemplazione.
“Da ragazzo chiuso nella mia cameretta a far finta di studiare spesso mi incantavo a guardare fuori dalla finestra: ancora oggi lo faccio ed è una specie di mistica spontanea e casalinga. Niente di religioso, nessuna preparazione spirituale … basta solo non aver paura di stare senza far niente”
La ballata del sognatore
Una rivoluzione inattiva, giocata e composta dentro il letto, considerato non una semplice stazione di riposo ma un luogo dove sognare, disubbidire agli ordini e non aver paura… Teorie per una contemplazione attiva e pigrizia creativa sono gli ingredienti di una composizione che è in qualche modo un omaggio alla vita da un altro punto di vista, quello della mente e dell’immaginazione, libera in un corpo rilassato e non costretto alla gestualità. Stasi contro dinamismo, l’apoteosi di una mistica inoperosità. L’eterno quotidiano Osservare e rendersi conto di come alcuni meccanismi malati della quotidianeità, generatori di malesseri, siano passivamente accettati come fossero cicli naturali di eterni movimenti astrali, come se ci fosse una sola direzione obbligatoria. E’ un accorato invito a curare la qualità del sogno che in quanto tale deve poter puntare in alto senza dover rientrare nel ventaglio delle possibilità realistiche. La strada L’ombrellino attaccato alla carrozzina si sposta… Il bagliore del sole che acceca, le manine che coprono gli occhi…uno shock luminoso come primo ricordo… o forse è un sogno che corre come un treno nella notte, destinazione sconosciuta di un’esistenza misteriosa. Lo specchio Lo specchio: questa istantanea quotidiana che ci infliggiamo alzandoci dal letto, questo scandire del tempo fatto di peli bianchi, barbe fatte e non fatte, tagli di lamette, fatto di confronti tra quel ragazzino sedicenne che ci chiede il conto sui sogni realizzati e quel volto sempre più sconosciuto.
Stupida vecchia luna
Dal suo letto di cartone un senza tetto inveisce contro la luna colpevole di disturbare il sonno e la possibilità di sognare forse… un amore. La sua rabbia è contrastata però dall’attrazione devota verso la bellezza della luna sua unica compagna. Una storia In/finita Tutto sommato una storia d’amore come tante, anche se consumata sul letto scomodo di una prostituta, un’attrazione dettata dal disimpegno che quel tipo di soluzione offre rispetto al coinvolgimento e alla fatica che una relazione fissa con una donna “reale” implicherebbe, ma anche l’attrazione verso quella vitalità e quel desiderio che il protagonista cinquantenne ha paura di perdere definitivamente. Una via di fuga facile che si trasforma in un amore scabroso, difficile e imbarazzante, una passione amorosa bruciante, ossessiva e crudele che si conclude con rassegnazione.
Valzer del vero amore
La storia di un amore pulito, quello sognato. Si dice che l’amore vada conquistato ma la parola “conquista” riporta ad una concezione militaresca che ha a che fare con un atto di forza…vado, la conquisto e torno! E l’amore puro, incondizionato, mosso solo da un’attrazione spontanea esiste? Esiste davvero? Chissà… Forse nei sogni… L’uscita dell’ozioso L’ozioso disubbidiente sta per eseguire gli ordini del suo padrone più duro: ‘il senso di responsabilità’. Si sta per alzare ma decide di trasgredire e si rimette a letto, sotto le coperte. Così, tra gioia e dispetto, si addormenta.
ALESSANDRO CONTINI Cantante, attore, compositore, autore di testi.
Alessandro Contini disegna spettacoli in cui alterna musica e teatro. Poliedrico e versatile, nella sua carriera ha affrontato diversi generi musicali passando dalla musica antica alla musica contemporanea, al jazz, alla musica popolare e d’autore.
Inizia le sue prime esperienze in ensamble vocali che lo portano a lavorare come professionista della voce.
Il suo percorso si snoda nel tempo passando gradualmente dall’utilizzo della voce corale a quello solistico fino alla produzione di composizioni e spettacoli di propria creazione. Nella musica antica lavora principalmente con il Gruppo vocale “Il Cortegiano” con il quale esegue musiche di Monteverdi, Gesualdo, Sigismondo D’India, Banchieri e partecipa alla messa in scena de “L’Anfiparnaso – Comedia Harmonica” di H.Vecchi.
Nella musica contemporanea entra a far parte del Gruppo vocale “Kammerton vocal ensemble” incentrato soprattutto sulla voce e sul canto a cappella, ideato e diretto dal Maestro Fabrizio Cardosa con il quale esegue un vasto repertorio che và dal jazz alla musica contemporanea esibendosi in diverse rassegne, locali e teatri in Italia e all’estero.
Con questo gruppo lavora in importanti produzioni: – con il Maestro Ennio Morricone, nella colonna sonora del film ‘Vatel’ di Roland Joffè, e nella sua opera ‘Flash’ in un concerto eseguito all’Accademia Filarmonica di Roma e all’istituto Goethe di Roma; – con il Maestro Luca Francesconi nella sua ‘BUFFA OPERA’ (2002) su un testo originale di Stefano Benni con l’attore Antonio Albanese come voce recitante che è stata rappresentata al “Piccolo Teatro” di Milano e al teatro “Morlacchi” di Perugia.
Con lo stesso gruppo partecipa al doppiaggio in italiano delle musiche del film di animazione ‘Pocahontas’. Con il coro madrigalistico del Teatro dell’Opera lavora con il Maestro Sylvano Bussotti nel ‘TIESTE’ rappresentata nel 2000 al teatro “Brancaccio” di Roma. Con il Ready-Made Ensemble diretto dal Maestro Gianluca Ruggeri partecipa a ‘Naufragio di terra’ della compositrice Lucia Ronchetti a tre anni dal terremoto dell’Aquila eseguito nella Basilica di Collemaggio nell’aprile del 2012.
Nel Jazz oltre a svolgere una importante attività concertistica con il “Kammerton vocal ensemble” entra come una delle voci soliste nella “Marche Jazz Orchestra” diretta dal Maestro Bruno Tommaso con la quale esegue: – “Ulisse e l’ombra” progetto originale scritto dal maestro B. Tommaso del quale viene realizzato anche il cd “Ulisse e L’ombra” – “Tributo a Leo Ferrè” (Teatro “La Fenice” Senigallia, “Accademia Filarmonica di Roma”, Teatro “Metastasio” di Prato) È una delle voci soliste della ‘Gerardo di Lella Big Band’ diretta dal Maestro Gerardo di Lella con la quale, oltre ad una consistente attività concertistica improntata sul repertorio classico dei grandi arrangiatori jazz per big band partecipa al:
– “Concerto per Alberto Sordi” a dieci anni dalla morte di Alberto Sordi il 23 febbraio 2013 all’Auditorium Parco della Musica dove interpreta i grandi successi cantati dal famoso attore. – “Roma Caput Musicæ”, il concerto di capodanno di Roma che si tiene nella sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma e viene trasmessa in diretta su Radio Rai 1, dove vengono eseguite le colonne sonore del cinema italiano conosciute nel mondo.
È attivo nell’ambito del jazz tradizionale e dello swing come voce solista di diversi gruppi: I ‘Carosoni’, gruppo ispirato alla figura di Renato Carosone dove interpreta lo spirito giocoso e leggero del maestro con una buona dose di autoironia, una teatralità a tratti cabarettistica, a tratti di struggente malinconia.
Con lo stesso gruppo avvia una collaborazione con l’ultimo produttore di Carosone Sandrino Aquilani, per la realizzazione di un progetto discografico di prossima uscita, in cui duetta con la voce originale del grande Carosone. – Radio Club’ di cui è ideatore di uno spettacolo che ripropone grandi successi italiani di evidente matrice jazzistica come quelli di Natalino Otto, ispirati dal ritmo dello swing che proprio in quegli anni sbarcava in Italia e influenzava i compositori del tempo (Danzi, Rossi e Kramer), alla canzone melodica di Modugno, Bruno Martino o Bindi, richiamando le notizie dell’epoca ed altre divertenti divagazioni; – ‘Big Night Jive’ che ripropone il genere boogie/shuffle degli anni 50 ispirato alla figura del cantante trombettista Louis Prima; – Gli ‘Aristogattoni’ con un repertorio jazz/swing anni 30 che comprende anche brani di jazz italiano e italo americano;
Nel teatro musicale: Ha interpretato un ruolo nell’opera rock originale “Lady M.” di G.Mazza ispirata al “Macbeth” di W.Shakespeare, al “Teatro Greco” di Roma; È stato uno dei protagonisti nello spettacolo di danza e musica jazz curata da Francesco Pascarito intitolata ‘Jazz amore’, la prima dance opera jazz made in Italy, che ha debuttato al Piccolo Teatro di Padova in prima nazionale.
La musica d’autore è diventata negli ultimi anni la parte principale della propria produzione musicale e della propria ricerca artistica.
Spinto dall’interesse verso i più raffinati interpreti della canzone francese, italiana, sud e nord americana, unito a curiosità filosofiche e letterarie, nonché cinematografiche, sviluppa una vena cantautoriale prima collaborando come inteprete in alcune realtà musicali significative, poi scrivendo e producendo la propria musica. Collabora con: – ‘La porta magica’, sulla canzone romanesca rivista in chiave moderna con cui incide il cd ‘La porta magica’. Qui è voce solista e ideatore insieme a Stefano Scatozza del progetto, nonchè compositore del brano ‘Lo specchio’; – ‘Baltabaren’, gruppo che produce musiche originali di ambientazione “retrò” che si ispirano ai vecchi locali di fumo e vino, di cabaret ed incontri dove pure si danzava al ritmo di jazz, tango ballate europee e musica popolare romana e mediterranea col senso niente affatto insolito della memoria.
Con questa formazione incide i cd ‘Baltabaren’ e ‘L’età dell’oro’, quest’ultimo contenente 5 brani curati dal noto produttore dell’RCA Italo (Lilli) Greco. – ‘Piccola mistica quotidiana’ è il primo lavoro completamente a suo nome in cui cura i testi e le musiche, ideando uno spettacolo di teatro-canzone ispirato ad una linea concettuale che lega i vari brani attraverso considerazioni e monologhi. Inoltre: partecipa come attore cabarettista allo spettacolo con cadenza settimanale ‘Caba Club’ tenutosi al Circolo degli Artisti di Roma; – svolge attività di turnista per spot pubblicitari; – è la voce del ‘Mambo Italiano’ nel film ‘Bellas Mariposas’ di Salvatore Mereu del 2013.
Maggiori info al sito https://alessandro-contini.it/