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Paul Gilbert è un chitarrista fenomenale: un innovatore e un virtuoso dello shredding – tecnica associata al tocco rapido e alla velocissima successione di note in scale e arpeggi, con particolari effetti ottenuti tramite la leva del tremolo. Tale abilità l’ha fatto entrare nella speciale classifica, stilata dalla rivista Guitar World, dei cinquanta chitarristi più veloci di tutti i tempi. Paul ha imbracciato la sua prima chitarra all’età di cinque anni e quando ne aveva quindici si è guadagnato una pagina su Guitar Player (altra celebre rivista musicale statunitense). Non appena diplomato al Guitar Institute of Technology (GIT) di Los Angeles, Paul ne è diventato uno degli insegnanti. Ha fondato le band Racer X e Mr. Big. Rispondendo ad alcune domande sul suo tour italiano, che parte proprio da Terni, Gilbert ha ricordato le numerose occasioni in cui ha tenuto master class nel nostro paese, sempre molto partecipate e per lui ricche di soddisfazioni. In questi contesti, Gilbert ha trovato molto stimolante esibirsi insieme a bassisti e batteristi locali – incontrando così eccellenti partner musicali. Per questa occasione sono al suo fianco due dei musicisti italiani con cui ama particolarmente suonare: Marco Galiero e Antonio Muto. Insieme a loro anche Emi Gilbert, sua moglie, alle tastiere. Il repertorio in scaletta si articola fra pezzi dai suoi album da solista e i successi della sua storica band Mr. Big, ma ci saranno anche delle sorprese, ci assicura. Nel corso del 2021 Paul ha pubblicato due album di successo: Werewolves of Portland e ‘TWAS. il primo è un disco puramente strumentale, in cui Paul si rivela anche abilissimo polistrumentista. Il secondo invece è una raccolta di brani natalizi rivisitati in chiave molto rock. Il prossimo capitolo della sua produzione discografica è ancora da scrivere, ci confida Paul, che lascia aperte tutte le strade. Tuttavia, anche in questi ultimi mesi, dice di aver continuato a registrare jam session e a comporre nuovo materiale. Il tutto senza trascurare la sua vocazione all’insegnamento, da ormai quasi dieci anni veicolato anche attraverso la piattaforma online Artistworks – per la quale ha realizzato la strabiliante cifra di 13.000 video didattici.
Gilbert conclude con un auspicio: “magari questo tour italiano – inaugurato a Visioninmusica – sarà fonte di ispirazione del mio prossimo album…”