Pasquale Stafano e
Gianni Iorio
Mediterranean Tales
Con Mediterranean Tales, si è svolto venerdì 28 aprile a Palazzo Gazzoli a Terni il sesto appuntamento di Visioninmusica 2022, che ha ospitato il duo composto da Gianni Iorio e Pasquale Stafano i quali, rispettivamente al bandoneon e al pianoforte, hanno stregato e avvinto gli spettatori in una incantevole serata di musica, che ha registrato un unanime e strepitoso successo di pubblico.
I due eccellenti musiscisti pugliesi hanno offerto una narrazione sonora che ha accompagnato all’esecuzione di brani tratti dall’ultimo album, che dà appunto il titolo allo spettacolo, e pubblicato nel 2020 con la casa discografica Enja, brani contemporanei celeberrimi e immortali.
Landscapes, traduzione in musica delle suggestioni paesaggistiche di un lungo viaggio in treno e Secret sun dance, gioco di luci e ombre di una immaginaria danza solare, sono state le prime due composizioni originali ad aprire il concerto, seguite dall’ omaggio che i musicisti non hanno mancato di tributare, come sono soliti fare in ogni loro performance, al compositore argentino Astor Piazzolla, non solo particolarmente amato ma anche ritenuto fondamentale per la propria formazione, del quale hanno eseguito con pathos e intensità le struggenti noti di Adios nonino.
Chacarera gringa e The dreamer è stata la successiva coppia di brani tratti dall’album e ha contrapposto alla travolgente e virtuosistica esecuzione al bandoneon di Gianni di Iorio del pezzo da lui composto e ispirato al ritmo dell’omonima danza argentina, la rarefatta visione di un sognatore secondo la scrittura e l’interpretazione del piano di Pasquale Stafano.
L’intesa tra i due musicisti, insieme ormai da ben ventisei anni, è perfetta e la fusione tra i due strumenti è completa, equilibrata ed estasiante.
Generosissimi nei bis, gli artisti hanno reso un ulteriore omaggio a Piazzolla eseguendo Libertango e hanno salutato e accompagnato la calorosissima ed entusiasta platea con le indimenticabili melodie del maestro Ennio Morricone.
Foto di Chiara Agerato