Abbiamo assistito al passaggio di una perturbazione tanto rapida quanto intensa e capace di scatenare forti raffiche di vento e precipitazioni localmente abbondanti.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito alla prima incursione fredda della stagione invernale, con la neve che ha fatto la sua comparsa anche al di sotto dei 1000 metri lungo l’Appennino, il quale finalmente ha assunto tinte invernali.
Come di consuetudine le fredde correnti nord orientali, hanno favorito piogge e nevicate principalmente lungo le regioni del versante adriatico, mentre il versante tirrenico ha visto un clima più secco ma comunque freddo e ventoso.
Oggi, venerdì 13, assisteremo al passaggio di una perturbazione che risulterà tanto rapida quanto intensa e capace di scatenare forti raffiche di vento e precipitazioni localmente abbondanti.
La quota neve in questo caso subirà un’impennata, portandosi temporaneamente oltre i 1500/1600 metri nelle ore centrali di venerdì, per poi scendere nuovamente nelle ore serali grazie all’afflusso di aria via via più fredda.
Per i dettagli previsionali rimandiamo comunque al consueto bollettino meteo previsionale.
Nella mappa la perturbazione attesa per venerdì: si nota la profonda depressione in transito sulla penisola con minimo di bassa pressione molto profondo.
Tale scenario favorirà un sensibile rinforzo dei venti che risulteranno molto forti soprattutto lungo le zone costiere e in Appennino.
Particolare attenzione per le due isole maggiori e la Calabria, dove sono attese raffiche anche a 120 km/h con conseguenti forti mareggiate nei settori esposti.
La perturbazione si allontanerà velocemente dal nostro paese, garantendo un rapido miglioramento delle condizioni atmosferiche nel fine settimana, quando assisteremo alla graduale affermazione di un promontorio di alta pressione di matrice sub tropicale, incentivato dall’affondo di una saccatura a largo del Portogallo.
Sull’Italia affluirà quindi aria più mite, che manterrà le temperature al di sopra della media almeno fino a metà della prossima settimana.
Tali correnti meridionali risulteranno però anche piuttosto umide e saranno responsabili di nebbie e nubi medio basse in particolare nelle regioni tirreniche.
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