Meteo Vigilia di Natale anomala quella contrassegnata da un clima più tardo autunnale che invernale e accompagnata da cieli grigi e isolati piovaschi.
Attenzione però perché come spesso accade la “calma” precede la “tempesta” e questa volta, anche se di tempesta non si può certo parlare, il detto sembra confermato dalle previsioni emesse dai principali modelli previsionali che evidenziano come, nelle prossime 24 – 48 ore, un nucleo di aria fredda di origine Artico marittima si getterà nel Mediterraneo determinando un discreto peggioramento del tempo specialmente sul Nord ovest italico, lungo l’Appennino Tosco-Emiliano e su buona parte delle regioni centrali.
Aria fredda in ingresso in quota fra venerdì 25 e sabato 26 dicembre 2020
Nella giornata di Natale
le condizioni atmosferiche si manterranno pressoché invariate al mattino e nel primo pomeriggio con cieli molto nuvolosi e possibili piovaschi nelle zone interne a ridosso dei rilievi appenninici.
Nel frattempo l’aria fredda si spingerà a grandi passi verso le regioni centrali determinando un primo peggioramento del tempo su tutto l’Appennino settentrionale, dove la neve inizierà a cadere intorno ai 700 – 900 metri.
Nelle stesse ore, o al massimo dalla sera, il tempo peggiorerà anche sul Lazio centro meridionale e sull’Abruzzo con piogge moderate e continue, accompagnate da buone dosi di neve a partire dai 1200 – 1300 metri di quota; altrove le condizioni si manterranno variabili con piovaschi sparsi. Nella notte l’instabilità prenderà ad interessare anche le Marche, l’Umbria orientale e la Toscana centro settentrionale con nevicate a partire dai 500 – 900 metri di quota.
Formazione di un minimo di bassa pressione al mattino sabato
Aumento dell’aria fredda presente in quota nella giornata di sabato con calo della quota neve
Al mattino di sabato, la formazione di un minimo di bassa pressione sull’alto Tirreno, in rapido scivolamento verso sud, determinerà un lieve peggioramento delle condizioni meteorologiche anche sulla Toscana, Umbria e Lazio interno con rovesci sparsi a macchia di leopardo (non si tratterà di instabilità diffusa e continua ma di rovesci molto localizzati). In questa fase la quota neve si abbasserà ulteriormente sulla Toscana settentrionale e sulle Marche, dove potrà raggiungere i 300 – 600 metri di quota, mentre altrove si attesterà sui 600 – 900 metri.
Nel pomeriggio l’instabilità insisterà lungo le regioni adriatiche e nelle zone interne del centro, con la neve che sulle Marche potrà raggiungere anche quote basso collinari.
La ventilazione, che in un primo momento si presenterà meridionale, ruoterà dai quadranti settentrionali disponendosi da nord est con un’intensità fra il forte e il moderato.
Precipitazioni totali da oggi fino a domenica 27 dicembre 2020
Infine, domenica, assisteremo ad un rapido miglioramento del tempo, ma attenzione perché da lunedì 28 le condizioni atmosferiche torneranno nuovamente a peggiorare con nevicate a quote molto basse sulle regioni settentrionali e a quote di medio – bassa montagna su quelle centrali.
METEO CENTRO ITALIA