LITTLE LOUIE VEGANYC DISCO, presentazione italiana del nuovo doppio album, su Nervous Records

Grazie allo storico dj americano rivive, attualizzata, la scena dance anni ’80 di New York

Un nuovo doppio album targato Little Louie Vega su Nervous Records, dal titolo “NYC Disco” ed ispirato ai classici reinterpretati e ripotenziati della scena dorata della disco newyorkese degli anni ’80, andava festeggiato in maniera adeguata. Ecco allora che Luis Ferdinand Vega Jr, vero nome del celebre e storico dj statunitense che ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo la musica house, ha scelto l’Umbria per la presentazione ufficiale italiana di questa produzione che sta facendo parlare tutta la scena musicale elettronica internazionale. CLICCA PER VEDERE IL VIDEOPROMO

L’Umbria, una regione amata da LITTLE LOUIE VEGA

Tante volte è stato tra i protagonisti dei migliori party della regione ed ora arriva nel nuovo tempio della dance, ovvero il Mesa Verde spazio estivo del Serendipity. Venerdì 29 giugno la presentazione ufficiale (dalle ore 23.30) – coincide con la data di uscita del disco in vinile, compact disk e digitale – sarà quindi al Mesa Verde, lo spazio estivo del club di Foligno, con una serata organizzata da Sqeert. A scaldare la pista ci penserà uno dei resident del locale, Dj Soch. Poi toccherà all’icona della dance Vega.

Questo party ufficiale italiano coincide con l’uscita mondiale del disco

 Contiene brani realizzati con: Martinez Brothers, Luther Vandross, Dj Jazzy Jeff, Anane’, Rochelle Fleming, Barbara Tucker, Patrick Adams, Cloud Two, Tommi & Kiandra Richardson, Cindy Mizelle, Sharon Bryant, John Davis & The Monster Orchestra, Tony Touch, Josh Milian e molti classici disco re-editati e re-masterizzati.

 

LITTLE LOUIE VEGA

LITTLE LOUIE VEGA

Nato e cresciuto nel Bronx (uno dei quartieri più popolari e variopinti di New York), Little Louie Vega subisce fin da piccolo le influenze del padre (di origini portoricane), sassofonista jazz, e dello zio Héctor Lavoe.

La svolta per Louie arriva da ragazzo, a 14 anni inizia a frequentare i primi ambienti hip-hop, una cultura che nacque qualche anno prima proprio nei quartieri neri delle metropoli americane (NYC in primis); nel 1984 ottiene il suo primo incarico come dj resident allo Chez sensual. In questi ambienti conosce un ragazzo con cui stringe un’amicizia e una collaborazione artistica: questo è Kenny “Dope” Gonzalez, un dj che all’epoca suonava funk e breakbeat.

In quel momento lo stile di Louie Vega era già ben definito, e i suoi set erano già un crossover di latin, garage e dischi pop e rock come ad esempio Pride degli U2. Louie insieme a Kenny fonda dopo poco il progetto Masters at Work (MAW), il nome con cui tra la fine degli anni ottanta e per tutti gli anni novanta e 2000 fanno uscire decine e decine di dischi e remix arrivando al successo internazionale.

Nel frattempo il progetto MAW si evolve fino a diventare una etichetta discografica (MAW records) al top nel mondo house, e Louie Vega ha diffuso il suo stile fatto da una mescolanza di deep, jazz, latin, accompagnata da groove. Nel 2013 un incontro con Alan Sorrenti porta i due alla rilettura in chiave moderna di ‘Figli delle stelle’ voluta dallo stesso Sorrenti.

Vega può contare in bacheca anche due Grammy Award, di cui uno vincendo la categoria best remix con il remix di Superfly di Curtis Mayfield.

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