Associazione Povero Willy e Fondazione Carit
presentano
LA DISFATTA
Gli ultimi giorni del bunker
di Gianni Guardigli
SABATO 1 FEBBRAIO – 0RE 21.00
Teatro Sergio Secci
Sabato 1 febbraio alle ore 21 al Teatro Secci di Terni va in scena “La disfatta – Gli ultimi giorni del bunker”, ultimo lavoro
dell’attore e regista Riccardo Leonelli su testo di Gianni Guardigli.
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al contributo della
Fondazione Carit e proseguirà con altre date a Narni, Amelia e Acquasparta, nonché a Palazzo Gazzoli per gli studenti del Liceo
Classico e Artistico di Terni.
L’idea nasce per rendere un tributo alle vittime della Shoah (in ebraico “tempesta devastante”) in occasione del Giorno della Memoria 2025.
E dal momento che questa tempesta si scatena anche oggi – con altre metodologie – su molti popoli della
terra, ecco perché è importante proporre spettacoli come questo.
Il 30 aprile 1945 a Berlino, asserragliato nel bunker costruito sotto il palazzo della Cancelleria, Adolf Hitler si suicida insieme
ad Eva Braun appena sposata.
Poco dopo Joseph Goebbels, ministro della propaganda e gauleiter della Capitale, insieme alla
moglie Magda avvelena i suoi bambini e con lei si toglie la vita.
Chi ha visto il flm “La caduta” con un enorme Bruno Ganz nel ruolo di Hitler, sappia che questa pièce ricalca molti dei momenti narrati nel film, ma da un altro punto di vista: quello di Fritz, postino e violinista personale del Führer.
“La disfatta” non è un semplice monologo. È l’urlo folle, disperato, a tratti distonico di un uomo del popolo ritrovatosi a servire un regime, per scelta o per necessità non ci è dato saperlo, capace di affascinare e poi condurre milioni di persone a
una progressiva e mostruosa perdita del giudizio, attraverso una seduzione di gloria.
La performance si sviluppa all’interno di un bunker tedesco – forse proprio quello del Führer – non sappiamo quanti mesi o anni dopo la morte del tiranno.
Un intenso monologo-dialogo tra Fritz, il postino di Hitler, e degli interlocutori immaginari che si ammassano di volta in volta nella
psiche lacerata e instabile del protagonista.
Voci, volti e macerie che si fanno sempre più presenti in un crescendo di follia che non lascia spazio alla luce.
L’oscurità del bunker rispecchia la notte oscura di un uomo-simbolo di quella umanità che ha perso la strada per inseguire spettri di potere, che ha smarrito ogni senso di civiltà, pur convinta di crearne una nuova che – in realtà – è sempre e soltanto orrore.
E se, da un lato, ci risulta impensabile giustifcare un Fritz qualunque, certamente colluso e responsabile delle atrocità compiute dal Nazismo, dall’altro, per non cadere anche noi nello stesso integralismo di ogni
regime dittatoriale, non possiamo non lasciare aperto uno spiraglio di umanità di fronte a una delle tante comparse di quella che è stata, forse, la più grande “disfatta” della storia del Novecento.
“La disfatta – Gli ultimi giorni del bunker” di Gianni Guardigli. Diretto e interpretato da Riccardo Leonelli. Musiche a cura di
Francesco Pepicelli.
Scene di Leonardo Martellucci. Costumi di Marinella Pericolini. Audio e luci Speed Sound Service.
Sabato 1 febbraio ore 21 – Teatro Secci, Terni. Info e prenotazioni al 351 636 5506.