I vincitori del Premio San Valentino 2022 assegnato dall’Istess
Sono stati proclamati ufficialmente il giorno di San Valentino nel Cenacolo San Marco di Terni i dieci vincitori del Premio San Valentino 2022, assegnato dall’Istess, l’istituto culturale della Diocesi di Terni, alle opere che meglio hanno saputo incarnare i valori del santo martire, vescovo di Terni e patrono degli innamorati, ovvero il matrimonio, la famiglia, la solidarietà e la pace.
Il premio viene assegnato nei nove settori di attività dell’Istess (Letteratura, Storia, Filosofia, Teologia, Arte, Musica, Cinema, Media) con l’aggiunta del premio per la Carità, assegnato dal Presidente dell’Istess – il vescovo di Terni – insieme alla Caritas diocesana, l’associazione San Martino e la Commissione Diocesana Lavoro, Giustizia e Pace.
I premi sono stati annunciati nel corso della serata con cui si è conclusa la prima sessione del “Valentine Fest”, andata in scena al Cenacolo San Marco dall’11 al 14 febbraio e che ha visto proiezioni (il film ucraino Madre degli Apostoli, premiato al Terni Film Festival 2021, dedicato alla guerra in corso dal 2014, il corto su san Valentino Ver Sacrum e il videoclip della canzone Flower of Midnight di Marialuna Cipolla, dedicata alla personalità anticonformista di Valentino, interpretato da Stefano Sala e diretto da Paolo Consorti e Luca Mannaioli), mostre dedicate all’iconografia del Santo, spettacoli a tema (San Valentino era single di Francesco Salvi).
Alla serata sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell’Istess Arnaldo Casali, il presidente della Commissione diocesana Lavoro, giustizia e pace Ermanno Ventura, il responsabile di Istess Storia Federico Fioravanti, la responsabile di Istess Filosofia Stefania Parisi, la responsabile del Cenacolo delle Arti Alessia Minicucci e il direttore artistico di Istess Teatro David Riondino, che ha presentato la prima puntata del telegiornale cantato TgSuite – San Valentino.
Il prossimo appuntamento con il Valentine Fest è per sabato 19 febbraio alle 17 al Cenacolo San Marco, dove saranno presenti lo scrittore Daniele Mencarelli e il giullare Alban Guillon.
I VINCITORI DEL PREMIO SAN VALENTINO 2022
LETTERATURA
Daniele Mencarelli per il romanzo Sempre tornare (Mondadori)
È l’estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: sé stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma.
Daniele Mencarelli, premio Strega Giovani per Tutto chiede salvezza (di cui è in uscita una serie Netflix firmata da Francesco Bruni) con il suo terzo romanzo, in gran parte ambientato in Umbria, affronta – come del resto anche nei precedenti, tutti autobiografici – il tema delle relazioni, della famiglia, e dell’“arte dell’incontro”.
In un’epoca dominata dal consumo – anche dei rapporti – dalla comunicazione superficiale, dall’individualismo e dal vittimismo, Mencarelli è uno scrittore mistico, capace di riflettere su Dio e sull’esistenza: i suoi personaggi non cercano scorciatoie e si assumono la responsabilità dei propri errori e delle proprie debolezze.
Riceverà il premio sabato 19 febbraio alle 17 al Cenacolo San Marco.
STORIA
Edoardo D’Angelo per i suoi studi sulla figura di San Valentino.
Dottore alla Sorbona e ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la facoltà di Lettere dell’Università di Napoli “Benincasa”, D’Angelo è il massimo studioso della figura di San Valentino.
Nel 2010, nel corso di un convegno al Museo Diocesano di Terni, ha spostato la data del martirio di quasi un secolo: dal tradizionale 14 febbraio 273 al 346 circa. Un’ipotesi basata su un’attenta lettura della Passione di San Valentino, principale riferimento per la vita del santo. Si è occupato del Patrono di Terni in un secondo convegno – svoltosi nel 2019, sempre al Museo Diocesano – e nel libro San Valentino, il profilo e l’immagine – in uscita il 23 marzo.
Grazie ai suoi studi la narrazione del santo dell’amore è uscita dalla leggende che circolano su internet per assumere una dimensione storica documentata e innovativa, combattendo le bufale e i luoghi comuni che continuano a segnare la figura di uno dei più importanti santi taumaturghi nel medioevo, riducendolo a cioccolatino e frasi sdolcinate.
Riceverà il premio sabato 5 marzo alle 17 al Cenacolo San Marco.
FILOSOFIA
Riccardo Mensuali per il libro Leggero come l’amore (San Paolo)
Sacerdote della Comunità di Sant’Egidio e funzionario della Pontificia Accademia per la vita, monsignor Riccardo Mensuali nel suo primo libro racconta non una storia d’amore, ma la storia dell’amore: lo studio affronta l’affettività sotto il profilo antropologico arrivando a dimostrare come il matrimonio – ovvero un’unione affettiva stabile – non è affatto una convezione sociale imposta da una morale, ma fa parte della stessa natura umana.
Il volume rovescia una serie di luoghi comuni come l’idea che la fedeltà sia “contro natura”, che i rapporti sessuali siano finalizzati alla procreazione, e che l’abitudine sia nemica della passione.
“L’universo è stato generato da una grande esplosione, ma se a quella esplosione non fosse seguito un lunghissimo raffreddamento, nulla sarebbe nato”.
Mensuali ha ricevuto il Premo San Valentino per la filosofia il 14 febbraio dalle mani di Stefania Parisi, ex direttrice dell’Istess e responsabile del progetto filosofico dell’Istituto.
TEOLOGIA
Gilfredo Marengo per il libro Chiesa, sesso, amore. Le relazioni pericolose (San Paolo)
Il saggio di monsignor Gilfredo Marengo, vicepreside e ordinario di antropologia teologica al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II Matrimonio e Famiglia, ricostruisce con un approccio storico-critico il modo in cui la Chiesa ha interpretato amore e sessualità nella propria riflessione teologica e nell’azione pastorale.
Dall’enfasi sul fine procreativo del matrimonio – che aveva messo in ombra la centralità dell’amore nelle relazioni coniugali – il volume approfondisce eventi e figure fondamentali della storia e della teologia, fino alle Catechesi sull’amore umano di Giovanni Paolo II e all’Esortazione apostolica Amoris Laetitia di papa Francesco, per mostrare una rivoluzione nello sguardo e nei significati dell’amore e della sessualità che arriva al cuore della pastorale familiare.
Il sesso, spiega Marengo, non è un “periculum” ma neanche un “totem”, l’amore non è egoista né fine a se stesso.
“Più la chiesa ha investito su matrimonio e famiglia – soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II – più si è allargata la forbice tra quanto essa insegna e propone, la mentalità dominante e il vissuto degli uomini e delle donne del nostro tempo”.
Il libro cerca di comprendere le ragioni dell’eterno conflitto tra sessualità e Chiesa, aiutando – in linea con la pastorale di papa Francesco – una “riconciliazione per superare quel divario tra “teoria” e “pratica” nelle relazioni sessuali che riguarda ormai anche i cattolici praticanti.
ARTE
Paolo Consorti, Valentino con ghiaccio
L’opera di Paolo Consorti, esposta al Cenacolo San Marco, fa parte di un progetto più ampio, che vede un Valentino giovane e bello raffigurato mentre pattina sul ghiaccio e regala rose. Oltre alla statua figura in una serie di “santini pop” e in un cortometraggio – inserito oggi nel videoclip della canzone Flower of Midnight di Marialuna Cipolla, in cui il santo è interpretato da Stefano Sala.
La statua è realizzata con lo stesso stile e gli stessi materiali delle statue presenti nelle chiese, quindi volutamente kitsch. Lungi dall’essere una parodia irriverente, l’opera – che si inserisce nella serie “Rebellio patroni” (comprendente anche san Francesco interpretato da Elio delle Storie Tese alla Biennale di Venezia, e il san Gennaro di Giobbe Covatta tra l’immondizia di Napoli) che rilancia in chiave contemporanea il rapporto dei patroni delle loro città. La statua di Consorti – un’opera d’arte ispirata alle statue delle chiese – inserita nel contesto del San Marco, ovvero una chiesa divenuta Cenacolo delle arti, genera nuovi interessanti provocazioni nel rapporto tra arte contemporanea e spiritualità.
Consorti ha vinto il Terni Film Festival nel 2014 con il suo primo film Il sole dei cattivi e l’angelo per sceneggiatura nel 2021 per Anime borboniche.
Simona Angeletti per Ciccio Valentino
Pittrice ternana, grafica, imprenditrice, media manager e filantropa, Simona Angeletti da oltre vent’anni realizza murales per colorare gli ambienti più grigi della sua città e ha creato il marchio “Lo Zoo di Simona” con cui firma accessori e gadget realizzati e venduti in modo rigorosamente artigianale.
“Ciccio Valentino” è una figurina con cui il patrono di Terni assume le fattezze di una mascotte. E’ presente in quadri, sculture, gadget come cuscini, cartoline e portachiavi, ma anche adesivi e persino in “incursioni” su segnali stradali.
Si tratta del prima forma di merchandising legata a san Valentino, che va a colmare un vuoto secolare. Fino ad oggi, infatti, non esisteva a Terni alcun prodotto ispirato alla figura del santo degli innamorati, tanto che la festa di San Valentino continua ad essere associata a cuori di ogni foggia, ma senza alcun simbolo distintivo. L’operazione di Simona Zoo rappresenta quindi potenzialmente una rivoluzione capace di trasformare quello che è solo il giorno degli innamorati in un’autentica festa di San Valentino.
Simona Angeletti e Paolo Consorti hanno ricevuto il Premio San Valentino per l’arte dalle mani di Massimo Picchiami, coordinatore delle mostre al Cenacolo San Marco, il 13 e 14 febbraio.
TEATRO
Alban Guillon per Il Giardino di Valentino e per l’inestimabile opera di promozione artistica di San Valentino.
Nato a Parigi in una famiglia borghese, Alban Guillon a vent’anni ha lasciato tutto per trasferirsi a Collescipoli, minuscolo borgo del ternano, e vivere di arte in condizioni che il mondo potrebbe considerare di estrema povertà, ma che lui considera ricchezza. “Perché l’abbondanza non è ciò che pensi: l’abbondanza è ciò che basta”.
Attore, giullare, artigiano, cantastorie, poeta, Alban è anche il più grande cantore di San Valentino. Interpreta da anni il ruolo del vescovo martire nella rievocazione storica allestita nella Basilica, proprio di fronte all’urna del santo. E’ stato tra i fondatori del festival di arti varie StraValentino e nel nome del protettore degli innamorati ha organizzato due maratone di dodici ore di poesia.
In Il Giardino di Valentino ha raccolto per la prima volta tutte le principali leggende sul Santo, aggiungendo anche alcuni elementi poi entrati nella narrazione ufficiale: tra questi la residenza del Vescovo nei pressi del Tempio del Sole e la frase (ripresa da Antoine De Sain-Exupery) “Amare non significa guardarsi l’un l’altro, ma guardare nella stessa direzione”, detta dal santo agli innamorati a cui regalava le rose.
Riceverà il Premio San Valentino per il Teatro il 19 febbraio al Cenacolo San Marco.
CINEMA
Alessandro D’Alatri, per i vent’anni di Casomai e per Un professore.
Al cinema tutte le grandi storie d’amore si concludono con il matrimonio. Avvalorando, così, l’idea che rappresenti la “tomba” dell’amore.
A rovesciare questo luogo comune ci ha pensato, nel 2002, Alessandro D’Alatri con Casomai: l’unico film che con il matrimonio comincia, raccontando tutto quello che avviene dopo il tradizionale “felici e contenti”. Di matrimonio D’Alatri si è occupato anche a teatro, con Scene da un matrimonio di Bergman ma anche con tantissimi spot pubblicitari. Nella la fiction Un professore, andata in onda lo scorso autunno su Raiuno, ha raccontato invece, sempre con il tono della commedia, di famiglie separate e del rapporto tra genitori e figli. “La società dei consumi incoraggia il divorzio – spiega nel libro Tra cielo e terra. Cinema, artisti e religione – perché una persona sola e frustrata consuma di più di una coppia felice. Non a caso, negli ultimi trent’anni, in pubblicità siamo passati dal formato famiglia al monodose”.
Ha ricevuto l’Angelo alla carriera del Terni Film Festival nel 2008, quello per il Film dell’anno nel 2010 e quelli per la miglior regia e film dell’anno nel 2018.
Riceverà il Premio San Valentino per il Cinema domenica 13 marzo al Teatro Secci.
MEDIA
Andreas M. Steiner per il mensile Medioevo
Il mensile “Medioevo” – fondato nel 1997 – festeggia questo mese 300 numeri e le “Nozze d’argento” con la storia. Proprio nel numero di febbraio 2022 la rivista ha pubblicato un lunghissimo dossier di 21 pagine sulla figura e sulla festa di san Valentino. Il servizio passa in rassegna gli studi storici, le leggende, le tradizioni e con un ricco apparato iconografico che raccoglie, tra l’altro, miniature da manoscritti del XIII secoli, xilografie del Quattrocento, incisioni ottocentesche, affreschi e valentini anglosassoni. Il servizio approfondisce anche l’antica “diatriba” tra il Valentino prete di Roma e quello vescovo di Terni. Approfondimenti sono dedicati anche alle iniziative organizzate a Terni e a Bussolengo, ma anche in Giappone e in Cina, alle poesie dedicate al Patrono nel corso dei secoli e alle opere d’arte ad esse dedicate.
Steiner ha ricevuto il Premio San Valentino per la Comunicazione il giorno di San Valentino al Cenacolo San Marco dalle mani di Federico Fioravanti, responsabile di Istess Storia.
CARITA’
Giandonato Salvia, per la app “Acutis”
Trentadue anni, pugliese in trasferta a Torino, Giandonato ha dato vita alla Casa di Francesco insieme ad altri giovani: una fraternità di imprenditori desiderosi di portare il Vangelo nel mondo dell’economia e della società. Figlio di un medico missionario, a diciassette anni, dopo la sua prima esperienza di missione in Guinea Bissau, ha messo in piedi in piedi una startup tecnologica che il 5 febbraio 2021 è stata trasformata in una realtà non profit: la A.P.P. Acutis srl impresa sociale.
La app permette di donare in favore delle persone più bisognose e di sostenere l’economia locale delle piccole attività. Si tratta, di fatto, di una versione estesa del tradizionale “caffè sospeso”. “Perché, invece del caffè, non posso dare anche un panino, un lavoro o una visita dal medico? – spiega Salvia – È così che è nato il concetto, nuovo e innovativo, dell’economia sospesa. E il progetto Tucum: una applicazione che permette di donare in favore di una realtà non profit, di una realtà del proprio territorio o di mettere a disposizione la propria professionalità. Tutto questo finisce in una tessera, che ha un costo a carico di chi la usa di due euro al mese, caricata di crediti che permettono di accedere ai servizi e a tutto ciò che serve una famiglia”.
Il premio è stato annunciato il giorno di San Valentino al Cenacolo San Marco dal Presidente della Commissione per i problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace Ermanno Ventura e dal direttore dell’Istess Arnaldo Casali.