Frate Sole con esecuzione dal vivo della colonna sonora proiezione Teatro Lyrick di Assisi, il 22 febbraio
Connubio di arte cinematografica e musica
Sul palco del Teatro Lyrick di Assisi la proiezione di “Frate Sole”, capolavoro sulla vita di San Francesco di Assisi, accompagnata dall’esecuzione dal vivo della colonna sonora
Si terrà il prossimo 22 febbraio (ore 21.00) al Teatro Lyrick di Assisi la proiezione del film muto “Frate Sole“, capolavoro italiano del 1918 sulla vita di Francesco d’Assisi, diretto da Ugo Falena e Mario Corsi, con sceneggiatura di quest’ultimo, nella versione restaurata dalla Cineteca di Milano.
Il film venne presentato in prima al Cinema Augusteo di Roma il 7 giugno 1918 con l’esecuzione dal vivo di coro e orchestra, diretti dal maestro Luigi Mancinelli.
Particolarità della serata sarà l’esecuzione simultanea dal vivo della colonna sonora di Luigi Mancinelli.
Particolarità della serata sarà l’esecuzione simultanea dal vivo della colonna sonora di Luigi Mancinelli a cura della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, della Corale del Duomo di Orvieto, della Corale “Marietta Alboni”, del Coro Polifonico “Città di Tolentino“, con Marco Scolastra al pianoforte, direttore Aldo Cicconofri.
Nella pellicola, come spiega il direttore Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, Padre Giuseppe Magrino:
“La vita di San Francesco basata su quattro episodi: “Il bacio al lebbroso”, “Sulle orme del poverello d’Assisi”, “Il tempo” e “Le stigmate”.
I quadri sono accompagnati dalle musiche composte appositamente per Coro e orchestra (o pianoforte) dal maestro Luigi Mancinelli. Fratello minore del direttore d’orchestra Marino Mancinelli, compì i suoi studi musicali a Firenze.
Fu attivo in Italia, in particolare come direttore del Liceo musicale e direttore artistico al Comunale e alla Cappella Musicale di San Petronio a Bologna e Roma, e anche all’estero: Teatro Reale di Madrid, Covent Garden di Londra, Teatro Metropolitan di New York, Buenos Aires.
A lui è stato dedicato il più grande teatro di Orvieto.
Le sue musiche possiamo considerarle un misto tra la Scuola di Vienna ed il Verismo italiano, è di grande afflato lirico.
La massa corale (oltre cento cantori) è trattata con grande abilità armonica e contrappuntistica creando sempre l’atmosfera giusta alle immagini contenute nel film”.
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