Sabato 17 febbraio la “Prima” de “Il Conte Tacchia” al Teatro Lyrick di Assisi, una Commedia Musicale all’altezza delle aspettative
Il racconto dello spettacolo e le impressioni raccolte dal pubblico in sala a cura della redazione di Radio Incontro Terni.
“Il Conte Tacchia” è una Commedia Musicale emozionante, nella tradizione delle indimenticabili Commedie all’italiana. Mattatore d’eccezione Enrico Montesano che ne cura anche la Regia, e che, insieme a Gianni Clementi ci restituisce una versione teatrale pirotecnica dell’omonimo film del 1982, firmato da Sergio Corbucci, che lo vide tra i protagonisti insieme ai compianti Vittorio Gassman e Paolo Panelli.
Enrico Montesano riparte da li… Da dove il film scrisse la parola “fine”
…e ci riporta, con qualche colpo di scena, nella storia di “Checco Puricelli” , semplice figlio di un falegname, aspirante Conte fin dalla nascita, che dopo tante vicissitudini allegre e tragicomiche, riuscirà a coronare il suo sogno.
Uno spettacolo scoppiettante, con un cast di 15 valenti attori e una compagnia di ballo con 12 provetti ballerini, che ci restituisce questa commedia in costume, ambientata a Roma che ripercorre più di trent’anni di storia, dal 1910 al 1944 con una colonna sonora che si avvale delle musiche originali del Maestro Trovajoli e dei nuovi brani scritti da Maurizio Abeni. Mirabili le scenografie costruite da Carlo De Marino e le coreografie di Manolo Casalino. I costumi impeccabili, curati fino al particolare, sono di Valeria Onnis.
Al centro della storia c’è la rivalità tra due coppie, ma non solo, o… non solo quello: Checco Puricelli “Il Conte Tacchia” innamorato di Fernanda, bellissima popolana, ed il Marchese Lollo invaghito della duchessa Elisa. Il Conte Tacchia proverà ad usare la duchessina Elisa per aprirsi le porte della borghesia… ma ben presto dovrà ricredersi e l’amore sincero che lega Checco a Fernanda vincerà su tutto.
La Commedia, come il film, ci restituisce la fotografia di uno spaccato sociale ancora contemporaneo, l’aspirazione del popolano che oggi diremmo che… per “arrivare” è disposto a passare sopra ai sentimenti, quel Conte Tacchia che viene anche deriso e “messo in mezzo” dagli “amici borghesi” e che addirittura rischia la vita, ma che al fine, una volta coronato il suo sogno si rende conto che non è tutto oro quello che luccica… ma non sveliamo oltre.
Ma veniamo alla Prima del Lyrick di Assisi
“Il Conte Tacchia” nella sua versione teatrale ci regala la forza della vera “compagnia di spettacolo”, gli attori in scena sono ben affiatati, seppur alcuni giovanissimi. Ogni personaggio rispecchia nel carattere ed anche nelle fattezze, quelli originali del film, dal “Principe” amico e confidente, al “Papi” il padre scenico de “Il Conte Tacchia”, al “Sor Capanna” lo stornellatore, che nella scena oltre che allietarci con la sua musica ha la funzione di narratore.
Enrico Montesano canta, balla, e detta i ritmi di tutta la compagnia
La bella Fernanda stupisce con la sua voce, come tutti gli attori e le attrici impegnati anche nel ruolo di cantanti. Ballerini d’eccezione e ambientazioni sceniche che ci riportano a quella Roma che tutti noi amiamo. Un salto nel passato, come ho già detto, un salto nella tradizione delle bellissime e rimpiante Commedie Musicali all’Italiana, con un pizzico di “Operetta” specie nel quadro dell’”Alta Borghesia”, dove tutti gli altolocati, donne e uomini, riuniti dietro il tavolo del gioco d’azzardo, tentano di “fare a pezzi” il povero “Conte Tacchia”.
Enrico Montesano proprio li, è salito in cattedra dando tutto il meglio di sé in un crescendo straordinario, rimandando al pubblico tutta la sua voglia di divertirsi, con la forza di quello che dice… “Ao’… io me diverto e mo’ ve faccio divertì pure a voi!”… Grazie Enrico, ci sei riuscito.
dal nostro inviato Pierluigi Stentella