Candidatura Unesco per i tartufai: c’è anche Terni
(Ufficio Stampa/Acot) – Il Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha approvato la presentazione ufficiale all’UNESCO di Parigi della proposta di candidatura nazionale della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
La proposta si avvia così alla parte finale dell’iter di valutazione internazionale e riguarda da vicino anche la città di Terni e il suo comprensorio, considerato che tra i diversi territori italiani coinvolti, c’è anche quello che ricomprende la Valnerina, il parco fluviale del Nera e la Cascata delle Marmore ed i colli Orvietani.
“Un risultato importantissimo – dice il vicesindaco Andrea Giuli – che si deve anzitutto alla professionalità del lavoro svolto dal Servizio Unesco del Mibact, nella persona della dottoressa Elena Sinibaldi – anche nostra concittadina – e dall’ “Associazione nazionale Città del tartufo”, soggetto promotore della candidatura, nella persona del direttore Antonella Brancadoro e del presidente Michele Boscagli, insieme alla Federazione nazionale delle associazioni dei tartufai, a cui anche le associazioni ternane sono iscritte. Un grazie va, inoltre, a tutte quelle personalità politiche e tecniche che hanno remato in questa direzione”.
Il Comune di Terni ha fornito un significativo contributo nella fase finale del procedimento, soprattutto mediante il supporto dell’assessorato alla Cultura e Turismo che sin dall’autunno del 2018 ha interloquito con il Mibact sul tema della valorizzazione della Cascata delle Marmore e della sua area.
“Esprimiamo – dichiarano il sindaco Leonardo Latini e l’assessore Andrea Giuli – soddisfazione e gratitudine agli attori principali di questa operazione alla quale l’Amministrazione ha dato il suo apporto, nella convinzione che tale candidatura possa costituire una occasione straordinaria, coerentemente con le azioni intraprese dal Comune, per la valorizzazione, tutela, sviluppo del nostro ambiente, delle nostre tradizioni e delle buone pratiche culturali, anche in chiave di promozione turistica sostenibile del nostro paesaggio e delle sue bellezze”.