Alessandro Tognon

“Carbone. Storia di un’anima errante”

 

Alessandro Tognon“Carbone. Storia di un’anima errante”

Alessandro Tognon “Carbone. Storia di un’anima errante”

Alessandro Tognon presenta il racconto di un’esistenza tormentata, concentrandosi su determinati momenti, alcuni dei quali cruciali, circoscritti nel tempo e nello spazio; la vita di Peter è come quella di tutti noi: segnata da gioie e dolori, da incontri e perdite, da fasi monotone e altre di totale rivoluzione. Seguiamo il suo vagabondare di città in città, in cerca di una pace interiore difficile da trovare, e di una luce che possa dissipare la minacciosa e oscura nube che perseguita la sua mente.

 

Casa editrice: Il Poligrafo

Collana: Poligrafie – voci, storie, narrazioni

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 88

Prezzo: 22,00 €

 

«Ho sempre pensato che la vita è piena di scelte, di bivi e strade perse. Ma che un giorno, chissà dove, e chissà come, tutte quelle strade evitate, scartate, si potranno percorrere, non per curiosità di come la nostra vita terrena sarebbe mutata in un’altra, ma per cogliere in quelle scelte quanto di buono abbiamo abbandonato. Questo gioco del destino molte volte risultò essere l’antidoto migliore dei miei incubi peggiori: spostare l’attenzione su storie diverse da quelle tracciate dalle nostre scelte mi distraeva molto, sino a convincermi che sì, un giorno, chissà in quale altra dimensione, ci sarà data questa possibilità, magari per farci capire meglio la fragilità della vita terrena che abbiamo vissuto»

 

“Carbone. Storia di un’anima errante” di Alessandro Tognon è un emozionante racconto in sette atti presentato attraverso frammenti della vita del protagonista Peter, non in ordine cronologico. Mentre la vicenda si muove avanti e indietro nel tempo, seguiamo Peter nelle sue peregrinazioni in varie città – Colonia, Berlino, Padova – e in alcuni affascinanti villaggi del Trentino immersi nella natura; partecipiamo inoltre di un episodio fondante e traumatico della sua infanzia, vissuto nella Bologna degli anni Ottanta. 

L’autore è molto attento alla caratterizzazione dei luoghi in cui approda il protagonista, i quali risultano allo stesso tempo indifferenti agli esseri umani ma anche intrisi della loro esperienza, plasmati dalle loro mani, dalle loro intenzioni, dalle loro energie. E allo stesso modo l’esistenza di Peter viene forgiata dal clima creativo e rivoluzionario di Berlino, così come dalla nostalgica atmosfera di Colonia o dalla calma e serena routine che vive in Val di Sella. Il vissuto intimo e personale di Peter si intreccia con le vicende di quei luoghi – i quali diventano personaggi a tutti gli effetti – e anche con un tragico episodio della Storia italiana, creando una commistione di esperienze che si rimandano l’un l’altra, confondendo i piani. Peter è l’attore principale su un palcoscenico urbano dagli sfondi disorientanti, in cui a volte perde le coordinate; e allora giunge il momento di cambiare scenario, di modificare la sua prospettiva. È quel mostro che gli abita dentro a non rendergli le cose facili: una massa scura che lo opprime sin da quando è un bambino, che terrorizza le sue notti, che lo paralizza in alcuni momenti di veglia. L’autore trattiene il mistero di questa torturante oscurità finché lo svelamento della sua origine non spiazza il lettore: tale rivelazione è la risposta perfetta al vagare ossessivo di Peter, il quale non può fermarsi finché non avrà debellato quel dolore che è ormai diventato una manifestazione quasi tangibile, che tenta di integrarsi a forza nel suo spazio vitale. 

Alessandro Tognon narra una storia affascinante e profonda, conducendoci nella vita di un uomo ferito che, nonostante tutta la sofferenza che sperimenta, non si arrende al suo destino; il suo viaggio lo condurrà infine al perdono, all’accettazione di ciò che non si può cambiare e alla speranza che in qualche luogo, in qualche tempo, possa finalmente trovare la pace. 

 

SINOSSI DELL’OPERA. Peter è ancora un bambino quando una terribile tragedia cambia il corso della sua vita: la perdita, il vuoto e lo sradicamento trovano espressione nel movimento, nel vagabondare da un luogo all’altro, da una città all’altra, costantemente alla ricerca di qualcosa o qualcuno da poter chiamare casa, di un rimedio a quegli incubi che infestano le sue notti insonni, oscure presenze che lo lasciano inerme e indifeso. Bologna, Berlino, Colonia, Padova e le montagne della Valsugana si alternano così componendo la trama di una vita difficile, porti sicuri per un’anima errante che nell’amore per la fragile Elisabetta e nell’amicizia per Francesco troverà momentanei attimi di conforto e felicità, in una realtà quotidiana dove la speranza di un futuro diverso sembra essere l’unico motivo per resistere a un destino altrimenti ineludibile.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Alessandro Tognon nasce a Venezia nel 1970 e nella stessa città si laurea in architettura. Dopo un’esperienza professionale a Berlino, torna a Padova dove inizia la sua attività come architetto, interessandosi ai temi urbani e alle complessità della città europea contemporanea. Le stesse tematiche lo vedono attivo sia con l’associazione Di Architettura di Padova che a Kaiserslautern e a Bologna, dove è docente universitario. “Carbone. Storia di un’anima errante” (Il Poligrafo, 2022) è il suo primo romanzo.

 

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Link di vendita online 

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