Le politiche urbane di genere essenziali oggi per interpretare e comprendere la società e le città che cambiano.Donne

E’ questo il tema della giornata di studi dal titolo “Aspetti di genere nello spazio pubblico” in programma domani 25 marzo alle 9 a Palazzo Eroli.

L’iniziativa si inserisce nelle manifestazioni celebrative della Giornata internazionale della donna ed è promossa da Comune di Narni, associazione Città di Narni per la formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca, Master P.A.R.E.S. della Sapienza di Roma, association les Urbain.e.s, Gennevilliers, Paris Metropole,  con il patrocinio dell’Ordine degli A.P.P.C. di Terni, dell’Ordine degli Ingegneri di Terni e della Casa delle Donne di Terni.

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La giornata di studi, è spiegato dall’organizzazione, si inserisce nel filone di una ricerca e di un tema in fase di elaborazione a livello sia nazionale che internazionale, a partire dalla valutazione di come la città europea, anche di piccola dimensione, sia sottoposta a rapide mutazioni strutturali, generate in gran parte dalle nuove “tecnologie abilitanti” e dai nuovi flussi migratori, che portano ad un sistema sempre più complesso e multidimensionale, nel quale spazio fisico e sociale si mescolano continuamente, vuole mostrare come,  al fine di affrontare in maniera efficace queste mutazioni in termini di rigenerazione e inclusione sociale, sia necessario dotarsi di nuovi approcci metodologici, consapevoli e informati tanto sulle trasformazioni tecnico-scientifiche quanto su quelle socio-culturali. Per comprendere e affrontare molte delle sfide di inclusione urbana l’approccio di genere si rivela centrale.

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“L’iniziativa, riferiscono sempre gli organizzatori – si interroga su come affrontare la questione da un punto di vista operativo, di quali mentalità dello spazio dobbiamo tenere conto nell’immaginazione degli spazi della città, come incoraggiare il confronto tra mondo accademico, istituzionale e professionale. Quest’ultimo in particolare, attraverso le figure di diverse professionalità come designer urbani, architetti, urbanisti, geografi, pubblica amministrazione, innovatori digitali, si trova a dover rispondere in maniera pragmatica a problemi posti spesso solo sul piano teorico”.

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Nel corso della giornata sarà infine presentato il bando per il “Premio Anna Lizzi Custodi 2018” che sarà incentrato su studi, progetti o azioni che coinvolgano il territorio fisico della città di Narni, proprio in virtù di quei valori del “sapere situato” non affatto estranei alla riflessione portata avanti dagli studi di genere. Pensare ad un progetto di politiche urbane con ricadute nel territorio di una città specifica come può essere Narni ha infatti il privilegio di misurarsi con quel territorio urbano diffuso in Italia, fatto di costellazioni di comuni, agglomerati urbani profondamente radicati e in relazione gli uni con gli altri, storicamente e geograficamente percepiti come cultural heritage materiale e immateriale dell’Italia.

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