Angela Pedrola
“La Favola di una persona diversamente abile”
Angela Pedrola presenta un’opera delicata e soprattutto necessaria, perché racconta la vita dal punto di vista di una persona diversamente abile, che chiede che non vi sia pregiudizio verso il diverso ma accettazione e inclusività. L’autrice porge un sentito ringraziamento a tutti coloro che l’hanno aiutata e amata, non solo alla sua famiglia ma anche a chi ha saputo guardare oltre la sua disabilità.
Genere: Autobiografia
Pagine: 86
Prezzo: 11,00 €
Codice ISBN: 979-12-21477-87-0
«La mia famiglia non si è mai vergognata di me, non mi ha mai lasciata sola. Mi ha sempre spronato a socializzare e a non arrendermi mai. Alle famiglie che hanno un diversamente abile dico non isolatelo. So che delle volte la strada è difficile e faticosa ma percorretela insieme con Amore, Pazienza e Rispetto»
“La Favola di una persona diversamente abile” di Angela Pedrola è un’emozionante opera autobiografica in cui, con una scrittura semplice e diretta, l’autrice racconta la sua storia di vita isolando gli eventi e gli incontri più significativi, che l’hanno resa la donna coraggiosa ed empatica che è oggi. Angela parla in primis della sua famiglia ma anche degli insegnanti che più l’hanno segnata, del dottore che l’ha affettuosamente curata fin da bambina e dell’amore smisurato che prova per suo figlio. L’autrice è stata adottata quando aveva poco più di due anni: i suoi genitori l’hanno scelta nonostante i suoi problemi fisici, e l’hanno accompagnata, finché hanno potuto, nel difficile percorso della disabilità.
Lo stile dell’autrice è da paragonarsi a un fiume in piena: vi è così tanto trasporto nell’esprimere i propri pensieri e sentimenti che a volte il testo è privo di punteggiatura, a rappresentare il flusso di coscienza di chi si offre genuinamente al lettore, raccontando anche aspetti privati del proprio vissuto. Angela presenta una lettera aperta alle persone che ha amato, alcune delle quali purtroppo non ci sono più; una dolce testimonianza di vita che ha visto soprattutto nell’incontro con l’altro un completamento, un arricchimento. Se Angela è riuscita a gestire con tanta forza la sofferenza derivante dalla sua disabilità è anche merito dei suoi genitori, che l’hanno supportata e le hanno donato un amore puro, e di tutti coloro che le hanno aperto il proprio cuore.
Sebbene la sofferenza sia uno dei temi trattati nell’opera, emerge soprattutto la gioia di vivere dell’autrice, che ama le persone e la natura immensamente; il dolore che ha provato e che ancora prova è stato un varco d’accesso verso l’anima altrui: lei non giudica nessuno, non allontana ma, anzi, accetta e ama ogni diversità, ed è ciò che chiede anche a tutti noi – «Quando ci incontrate nel vostro cammino non scansatevi, non voltateci le spalle ve lo dico per esperienza personale quante volte non sono stata accettata. Accettateci vicino a voi, tendeteci la mano se siamo soli o in difficoltà, non isolateci dalla società. Noi siamo felici quando stiamo con le altre persone. Possiamo insegnarvi qualcosa che voi non sapete e ignorate».
«Nella vita se le persone ci mettono cuore e anima il mondo è migliore», afferma Angela Pedrola nell’opera, e ha perfettamente ragione: l’autrice ci regala una parentesi di pura sincerità e di grande umanità, augurandosi che il suo libro possa smuovere le coscienze del singolo, della società e delle istituzioni.
SINOSSI DELL’OPERA. Il toccante racconto della vita dell’autrice, sin dalla nascita: Angela è stata abbandonata in fasce in ospedale e poi portata in un brefotrofio dove, all’età di due anni, è stata finalmente adottata. Questa autobiografia è anche un modo per ringraziare i suoi genitori e omaggiarli per tutto l’amore che le hanno trasmesso, facendole capire che un diversamente abile non va lasciato solo mai, e che deve essere considerato come tutti gli altri non solo in famiglia ma anche nella società.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Angela Pedrola è nata il 16 Aprile 1968 a Popoli, in provincia di Pescara; è stata adottata all’età di due anni e mezzo. Nel corso della sua vita ha subìto cinque interventi alle gambe. Ha avuto sin da bambina la passione per la scrittura, e con il passare degli anni si è resa conto che scrivere la faceva stare bene. Pubblica il suo primo libro in self-publishing “La Favola Di Una Persona Diversamente Abile” (2023); ora si sta dedicando alla poesia.
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