Riccardo Landini  “La strana morte di Alessandro Cellini”

 

Riccardo Landini  “La strana morte di Alessandro Cellini”

Riccardo Landini  “La strana morte di Alessandro Cellini”

 

Riccardo Landini presenta un romanzo giallo dalle atmosfere cupe e opprimenti, in cui il protagonista si trova invischiato in una serie di omicidi strettamente legati a un traumatico evento del suo passato. È il quarto libro dedicato al restauratore e detective per caso Astore Rossi, dopo le opere “Il giallo di via San Giorgio”, “Il giallo della villa abbandonata” e “Il giallo del paese maledetto”.

 

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Collana: Nuova Narrativa Newton

Genere: Romanzo giallo

Pagine: 224

Prezzo: 9,90 €

«Avrei dovuto cambiare la mia esistenza, decisamente, tagliando il passato dietro di me come fosse un ponte di corda sull’abisso del tempo»

 

“La strana morte di Alessandro Cellini” di Riccardo Landini è un romanzo giallo avvincente, duro e inquietante, con un protagonista molto amato dai lettori: il restauratore Astore Rossi torna con una nuova storia, probabilmente la più oscura e la più dannata della sua carriera di detective improvvisato, e con un intricato mistero da risolvere. Astore è un personaggio complesso e ricco di umanità: introspettivo, tormentato e solitario, con la propensione a cacciarsi nei guai e con troppe ferite dell’anima mai cicatrizzate; è quasi un uomo d’altri tempi, che non sopporta internet e la tecnologia, che si circonda di antichità, a cui offre una seconda vita, e che ai romanzi contemporanei preferisce le opere classiche.

In un angosciante crescendo di tensione, l’autore presenta la storia di una folle vendetta a lungo pianificata, di un segreto inconfessabile e di un tragico déjà-vu: «La morte replicava il suo spettacolo e anche stavolta dovevo viverlo da spettatore»; vi è inoltre il sentito racconto della presa di consapevolezza di un uomo che si rende conto di non poter sempre risolvere i suoi problemi da solo, e che è forse arrivato il momento di smetterla di gettarsi a capofitto in situazioni pericolose, solo per sentirsi vagamente vivo. Astore è un uomo in crisi, cosciente di essere a un bivio importante della sua esistenza ma troppo autolesionista per scegliere ciò che è meglio per lui; la morte del suo unico amico e collaboratore, Oscar, non fa che complicare una situazione già esasperante, ulteriormente aggravata da un omicidio che dà inizio a una serie di eventi che mineranno pericolosamente la sua lucidità.

Riccardo Landini offre ai lettori una vicenda di grande impatto emotivo e dagli studiati colpi di scena, ambientata tra la pianura Padana e l’Appennino bolognese, in cui si fanno anche cenni ai suoi precedenti tre romanzi, per far comprendere la situazione psicologica del suo affascinante protagonista. Tra richiami a un passato violento e il racconto di un presente di sangue, Astore narra in prima persona la storia della sua caduta nel baratro e dei suoi tentativi di risalita, mentre indaga su un caso dai morbosi risvolti e allo stesso tempo cerca di rimettere ordine nella sua vita privata.

L’autore, fine narratore e fabbricante di intrighi, ci conduce in una storia coinvolgente dove il senso di minaccia è palpabile, e in cui la trama è abilmente costruita per portarci verso un epilogo ricco di pathos e azione.

SINOSSI DELL’OPERA. Un nuovo caso per Astore Rossi. Di ritorno dal funerale del suo carissimo amico Oscar, Astore Rossi trova una scritta inquietante sul muro di fronte alla sua bottega: “So cosa hai fatto”. La vernice rossa rende il messaggio ancora più minaccioso. Questo sarà solo il primo di una serie di avvertimenti che giungeranno, di lì a poco, al restauratore. Astore non ha idea di chi possa esserne il responsabile né immagina minimamente a cosa si riferisca. Quando una notte qualcuno lancia un sasso contro una delle sue finestre, infrangendone il vetro, affacciandosi Astore intravede una figura che si allontana nell’oscurità. Non riesce a credere ai suoi occhi: si tratta di qualcuno che gli ricorda una vicenda dai tratti orrorifici in cui è rimasto coinvolto anni prima. Possibile che una delle sorelle Spada sia ancora viva? E che qualcuno sappia quello che è accaduto? Astore è sconvolto, ma l’incubo in cui sembra essere precipitato non ha fine: pochi giorni dopo Alessandro Cellini, un suo amico di vecchia data, viene ucciso in modo atroce. C’è un legame tra la sua morte e le minacce che Astore riceve? È davvero possibile che quel passato che ha voluto dimenticare sia tornato a tormentarlo?

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Riccardo Landini, nato in Emilia ma d’origine romagnola, ha alle spalle studi classici e nel cuore una grande passione per Piero Chiara e il cinema italiano degli anni Settanta. Nel 2009 ha esordito nella narrativa con il romanzo “E verrà la morte seconda”, a cui è seguita, per Cento Autori, la quadrilogia “Il primo inganno”, “Non si ingannano i morti”, “Ingannando si impara” e “Senza trucco, senza inganno”. Nel 2013 ha vinto il premio Giallo Stresa. La Newton Compton ha pubblicato “Il giallo di via San Giorgio”, dove per la prima volta è comparso il personaggio di Astore Rossi, “Il giallo della villa abbandonata”, “Il giallo del paese maledetto” (precedentemente pubblicato con il titolo “Segreti che uccidono”) e “La strana morte di Alessandro Cellini”. È il Direttore Artistico di Taro Noir, rassegna di scrittori del genere giallo, da lui creata per il Comune di Borgo Val di Taro.

 

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