Margherita Geraci – “Leviathan. La prima legge”
Casa Editrice: Cignonero
Collana: Prisma
Genere: Fantasy/Distopico
Pagine: 399
«Avevo smesso di fidarmi delle persone quando avevo capito che, in contesti di sopravvivenza, non ci sono “buoni e cattivi” ma solo gente priva di mezzi che farebbe qualsiasi cosa per sopravvivere un giorno in più».
SINOSSI DELL’OPERA.
Nelle terre del Leviatano, essere orfani può costarti la vita: lo sa bene Alice, che da cinque anni – dal giorno in cui il Governo ha ucciso i suoi genitori – vaga senza meta nelle lande radioattive e desertiche che circondano la città fortificata del Leviatano.
Alice vive alla giornata, spostandosi da una casa diroccata all’altra, nascondendosi dagli Avvistatori, la crudele milizia incaricata di stanare e uccidere quelli come lei, i Non-Schedati, considerati una minaccia alla sicurezza e alla salute della città.
Alice ha vent’anni e un solo obiettivo: sopravvivere il più a lungo possibile e proteggere Niccolò, il cuginetto di cinque anni, unico superstite della sua famiglia.
Ma la loro esistenza precaria viene stravolta precipitando in un inferno ancora peggiore: durante un’incursione degli Avvistatori, Niccolò sparisce dalla sua vista e Alice, invece di essere giustiziata, viene sequestrata da un giovane Avvistatore e costretta ad arruolarsi nel centro di addestramento militare del Leviatano, per diventare anche lei, un giorno, un’assassina.