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La naturale conseguenza è stata esprimere attraverso musica e testi questa sua nuova fase di maturità e libertà, convogliata in un brano coinvolgente e contemporaneo, che rafforza ulteriormente l’identità di Wrongonyou, unica nel panorama italiano capace di far coesistere la melodia italiana con le atmosfere folk, ormai un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista.
Nonostante il momento che stiamo affrontando, vissuto dalla maggior parte dei giovani con ansia e una profonda incertezza verso il futuro, il brano è un inno che sprona al coraggio, un invito a lasciarsi andare, a lanciarsi senza timore e con sicurezza per affrontare le esperienze che la vita ci mette di fronte. Un salto da fare da soli o con al fianco la persona che si ama. Il concetto è espresso alla perfezione nell’immagine di copertina del singolo, realizzata da Valerio Bulla: due trapezisti che per “volare” e sentirsi liberi devono fidarsi l’uno dell’altro, incuranti della paura di cadere.
Il brano sarà contenuto in “SONO IO”, il nuovo album di inediti di Wrongonyou in uscita per Carosello Records il 12 marzo in streaming e nei digital stores. Ritratto sincero e senza filtri dell’artista, il nuovo disco del cantautore romano arriva a un anno e mezzo di distanza da “MILANO PARLA PIANO”, il primo album in italiano. Dopo aver trovato il coraggio di comunicare con il pubblico senza il filtro della lingua inglese e calcato i palchi dei più importanti festival internazionali, Wrongonyou fa adesso un ulteriore passo avanti scavando dentro se stesso e riuscendo finalmente a raccontarsi a 360°, senza più il timore di esporsi e con il coraggio di accettare se stesso, con i propri pregi e le proprie insicurezze. A dar forza al concetto è proprio il titolo del disco: una frase semplice e diretta, un biglietto da visita con il quale presentarsi di fronte ad un nuovo pubblico, il quale avrà modo di conoscere la musica di Wrongonyou Sanremo. Il risultato è un manifesto di accettazione di ogni parte di sé, un grido libero davanti allo specchio dopo anni in cui è stato difficile confrontarsi con il proprio io.
La vita ha dato diverse occasioni al giovane Marco Zitelli (nato a Grottaferrata – Roma – nel 1990), ma c’era un appuntamento con la musica che lo attendeva. A 9 anni si fa notare come piccolo prodigio del calcio. Viene chiamato Bruno Conti a vederlo, ma quel giorno Marco cade, si rompe una caviglia e si presenta al provino con le stampelle. A 15 anni entra in una squadra di basket, ma in ritiro estivo si rompe un ginocchio. Messo da parte lo sport, scopre la musica da autodidatta, diventa un virtuoso della chitarra, si accompagna col pianoforte, compone canzoni e trova la sua voce, ma non sente di volersi esibire in pubblico, la sua timidezza lo blocca. Una sera a un festival musicale indipendente salta una performance e resta un buco in scaletta. Marco ha 21 anni e nessuna esperienza, ma si butta e si offre all’organizzatore per suonare qualche cover. Sale su quel palco, raccoglie il suo primo applauso e trova la sua strada. Nasce Wrongonyou.
Wrongonyou è una miscela di ispirazioni e influenze, con lo sguardo e l’orecchio inizialmente rivolti oltreoceano e successivamente aperti verso il grande cantautorato italiano. Sin da piccolo ascolta e si innamora del folk e di tutta la discografia di artisti come John Frusciante e i Bon Iver di Justin Vernon. La sua musica prende ispirazione dai suoi miti, creando un suono dotato di una forte componente emotiva ed immaginifica, che con la sua voce di grande estensione e forza evocativa è capace di toccare le corde più profonde dell’animo di chi lo ascolta.
Incoraggiato da un professore di Sound Technology all’università di Oxford che ha ascoltato i suoi demo su SoundCloud, Wrongonyou inizia la sua attività discografica parallelamente a quella live e subito ottiene grandi riscontri.
Marco ha calcato i palchi di grandi festival internazionali come South by Southwest festival ad Austin in Texas (USA) e all’Europa Vox in Francia, Eurosonic Noorderslag in Olanda, Primavera Sound in Spagna e Home Festival in Italia. I suoi brani sono spesso diventati colonne sonore di film e serie tv (BABY su Netflix o il film “IL Premio” di Alessandro Gassman per citarne alcuni), in Italia e nel mondo.
Con il disco “Milano parla piano” Wrongonyou scopre e sperimenta per la prima volta con la sua lingua madre, l’italiano. Con il brano “Lezioni di volo”, Wrongonyou parteciperà alla 71ª edizione del Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte. Il brano è contenuto in “SONO IO”, il nuovo album in uscita il 12 marzo.
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