I libri al tempo del Coronavirus
Inutile negarlo, il Coronavirus ci ha colto di sorpresa.
Ma noi italiani siamo fatti così, finché l’onda non è vicina alla spiaggia, non spostiamo gli ombrelloni, intenti a filmare l’evento.
Inutile negarlo, dicevamo, chi voleva andare in libreria per acquistare un nuovo libro da godersi in questi giorni tutti uguali, si è trovato davanti le porte chiuse da un decreto d’urgenza, e non ingiustificato, considerando come il popolo italiano cercava di combattere il nuovo virus con scudi di Prosecco e spade tanto somiglianti alle cannucce per lo Spritz.
Librerie chiuse, e si potrebbe aprire un capitolo a parte sul fatto che però le vendite online non si fermano, così come le vendite di libri nei grandi supermercati.
In questi ultimi sicuramente la scelta non è molto vasta ma qualcosa si può trovare.
E allora ecco un suggerimento per passare queste giornate di inattività parziale o totale.
Una donna normale – Roberto Costantini
Dopo aver dedicato sette romanzi al Commissario Michele “Mike” Balistreri, lo scrittore nato in Libia e ora dirigente della LUISS Guido Carli di Roma, ci presenta un altro personaggio.
Aba (nome in codice Ice) è sposata con Paolo, pubblicitario con il desiderio di diventare scrittore, con cui ha avuto due figli, ora adolescenti, Francesco e Cristina, in eterno conflitto.
Aba Abate è una impiegata ministeriale, che la sera porta a passeggio il suo cane, e ha una amica,
Tiziana, proprietaria di una libreria, single, a cui chiede aiuto per aiutare la carriera di scrittore del marito. Insomma Aba è una donna normale.
All’apparenza.
In realtà è una funzionaria dei Servizi Segreti con il compito di reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee.
La notizia che dà il via alle vicende raccontante è di quelle che fanno paura: dalle coste libiche sta per arrivare un terrorista pronto a farsi esplodere e i giorni a disposizione sono veramente pochi.
Ice dovrà intervenire di persona, incontrando persone che la porteranno a guardarsi allo specchio in modo completamente differente, dove le certezze e le fragilità del mondo che conosciamo sono messe a dura prova.
Ma per Aba la prova più grande sarà conciliare la sua vita “perfetta” con quella di Ice.
Costantini con questo romanzo ci riporta in Libia (come nel secondo romanzo con protagonista Balistreri), e anche questa volta riesce a farci percepire la distanza tra la nostra quotidianità e quella di un mondo geograficamente vicino ma lontano per tanti altri aspetti.
Anche qui Costantini non ci risparmia emozioni e momenti di tensione, sia per la trama, che ci accompagna in un crescendo di eventi, sia perché è difficile non seguire Aba-Ice nei suoi dubbi, e far finta di non vedere ciò che lei vede con i suoi occhi.
Come spesso capita, chi ha costruito un personaggio ben riuscito (come Mike Balistreri per Costantini) sarà sottoposto a feroci critiche nel momento in cui cambierà personaggio, o addirittura azzarderà a scrivere una serie diversa.
Ammetto di essere stato io stesso vittima di una certa indecisione prima di prendere in mano questo libro, ma con la stessa sincerità devo riconoscere che bisogna dare una chance ad Aba Abate e allo stesso Costantini, perché questo libro è decisamente un bel libro.
Gianluca Marras