Il Sogno di Nietzsche di Maricla Boggio
Il travaglio, l’amore, l’amicizia, le visioni e il pensiero di uno dei più grandi filosofi del Novecento in scena al Teatro Stanze Segrete
Regia Ennio Coltorti con Ennio Coltorti, Jesus Emiliano Coltorti e Adriana OrtolaniDal 29 gennaio al 10 febbraio 2019 dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 19.00
Teatro Stanze Segrete, Via della Penitenza 3 – Roma
Per il terzo anno consecutivo, con un totale di 40 repliche, al Teatro Stanze Segrete di Roma dal 29 gennaio al 10 febbraio 2019 torna in scena “Il Sogno di Nietzsche”, di Maricla Boggio, con la regia di Ennio Coltorti e insieme a lui in scena Adriana Ortolani e Jesus Emiliano Coltorti.
Negli spazi trasformanti del teatro di Via della Penitenza con “Il Sogno di Nietzsche” Ennio Coltorti dà forma scenica a uno degli spaccati di vita più interessanti di uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, ponendo al centro della narrazione il ruolo fondamentale della figura femminile di Lou Salomè e quindi dell’influenza che la donna ebbe sul pensiero dell’autore di ‘Ecce homo. Come si diventa ciò che si è’.
Tratto dalla sua autobiografia filosofica, che rivela al mondo un travaglio e una disperazione unica in quella che è considerata una delle più complesse opere del diciannovesimo secolo, il testo restituisce allo spettatore una fetta di vita di Nietzsche e la sua utopia sentimentale in uno spazio suggestivo e dalle doppie dimensioni sceniche, mostrando “da dentro” a ogni singolo spettatore la sfida che vide Nietzsche alle prese con filosofia, amore e amicizia.
L’intesa fra Nietzsche e Lou Salomè in un’epoca in cui le donne sono confinate all’ambito familiare, è perfetta. Ma Lou intende realizzarsi attraverso lo studio in una sorta di paritaria collaborazione non sbilanciata da rapporti sessuali. Il progetto è assecondato da Paul Rée, scrittore di vivace personalità, confidente di lei quanto del filosofo, il cui amore rimane segreto per non contrastare la volontà dell’amica.
In preda a visioni allucinatorie il tormentato filosofo tedesco rivive momenti che hanno segnato la sua gioventù: l’affascinante Lou Salomè e il triangolo con l’amico Paul Rée finalizzato allo studio ma percorso da inconfessati desideri sessuali. In un delirio crescente di creatività e follia finisce, alla conclusione della sua vita, per immedesimarsi nell’umanità tutta dichiarando di sentirsi infiniti personaggi: re, imperatori, perfino il principe Umberto fino a quell’Anticristo in cui, in contraddizione con se stesso, ammira il Cristo sulla croce che mette davvero in atto l’amore.