“Pensieri di un ottuagenario.
Alla ricerca della libertà dell’uomo”
Giovedì, 4 maggio 2017 – 17:30
Sala Goldoni di Palazzo Gallenga
L’Università per Stranieri di Perugia in collaborazione con l’Associazione culturale “L’una e l’altra” ospita giovedì 4 maggio 2017, con inizio alle ore 17,30, nella Sala Goldoni di Palazzo Gallenga dell’Università per Stranieri di Perugia, la presentazione del libro di Achille Occhetto dal titolo “Pensieri di un ottuagenario. Alla ricerca della libertà dell’uomo” (Sellerio editore). All’incontro interverranno Luigi Cimmino dell’Università degli Studi di Perugia, Baldissera Di Mauro, già dirigente della Regione Umbria e Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria.
“Questo libro di Achille Occhetto, si legge nell’introduzione di Salvatore Veca, ha la natura di un giornale di bordo. Le sue pagine consegnano a chi legge il resoconto di una complicata navigazione. Di un viaggio tortuoso, in cui l’autore registra con veridicità e passione il va e vieni, gli intoppi e le oscillazioni della sua ricerca. E la ricerca prende le mosse da una convinzione meditata e “inattuale”: quella secondo cui l’agire politico deve avvalersi degli esiti dell’indagine intellettuale, sia essa dovuta allo sviluppo dell’impresa scientifica o alle avventure di idee dell’esplorazione filosofica.
Il tema dominante è quello del rapporto fra necessità e libertà. Occhetto imbraccia, sin dalle prime pagine, la sua lanterna di Diogene e si impegna a gettar luce su una vasta gamma di problemi e di dilemmi che si delineano a chi si metta in viaggio alla ricerca dello spazio della libertà umana. «Il viaggio è tortuoso: vi sono incontri ineludibili e incontri inaspettati. Così, la ricerca assomiglia a un vagabondaggio ‘à la Montaigne’ nei territori di differenti saperi, a partire da quelli scientifici e filosofici.
[…] Achille Occhetto è una persona che ha dedicato la sua vita alla politica come vocazione. È stato un leader politico che si è assunto, soprattutto nel corso degli anni Ottanta e Novanta del secolo breve, responsabilità severe e si è impegnato come dirigente in scelte tanto difficili quanto lungimiranti per le prospettive di una sinistra fin de siècle che traghettasse il meglio della sua tradizione in un progetto innovativo e sperimentale, abbandonandone con consapevolezza il peggio, i tratti oscuri e condannati senz’appello dalla storia e dallo sviluppo di complesse trasformazioni e vicende. Occhetto è stato, negli anni dell’incertezza e dell’inaspettato, nel giro di boa affannoso di fine secolo, l’ultimo segretario del Pci e il primo segretario del Pds. Questa passione persistente per l’impegno politico e civile è, nelle pagine di “Pensieri di un ottuagenario”, il vero motore della ricerca. Ne è la motivazione radicale”.