Narni, il Comune organizza il pranzo dei poveri: Amministratori, consiglieri e dipendenti servono a tavola
Saranno gli amministratori, i consiglieri e i dipendenti a servire a tavola per il primo pranzo dei poveri organizzato dall’amministrazione comunale.
A darne l’annuncio è l’assessore ai servizi sociali, Silvia Tiberti, promotrice dell’iniziativa condivisa dalla giunta comunale, e che si svolgerà domenica prossima al Palavis dello scalo.
Il Comune, in collaborazione con l’Avis, gestore della struttura, e con le associazioni del territorio, ha programmato un pranzo al quale potranno partecipare le famiglie e i singoli soggetti che si trovano attualmente in difficoltà economica.
A portare in tavola e a contribuire a tutta l’organizzazione saranno i dipendenti di Palazzo del Podestà, insieme al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali.
“Sarà un momento di festa e di socialità – dichiara l’assessore Tiberti – che speriamo possa dare conforto a tutte quelle persone che oggi si trovano in difficoltà e in disagio e che con questa iniziativa potranno condividere il pranzo di Natale e passare una giornata diversa e conviviale. Il mio pensiero, oggi – aggiunge la Tiberti – dopo aver frequentato per più di un anno l’ambito sociale ed averne vissuto e condiviso le relative problematiche, è rivolto a quelle famiglie e a quelle persone che hanno in questo momento situazioni svantaggiate e che pertanto non riusciranno ad allestire una tavola natalizia ricca e variegata, per sé e per i propri cari come invece avrebbero voluto.
Il pranzo – dice ancora l’assessore – sarà un momento di solidarietà, puntando sul senso di appartenenza e di unione della nostra comunità, un’apertura condivisa ed unitaria, un segnale tangibile e positivo per i soggetti più vulnerabili del nostro territorio, con un pensiero rivolto principalmente alle persone in difficoltà perché si possa riaccendere in loro la speranza. Da qui nasce – conclude – la mia personale volontà di condividere insieme un momento di leggerezza, per far sentire le persone meno sole ed emarginate e soprattutto per offrire loro un Natale diverso e più sereno”.