Narni, violenza contro donne, flash mob, sculture e mostre oggi a Loggia Scolopi di Palazzo Priori
NARNI
Sculture, mostre, flash mob e sensibilizzazioni costituiranno il programma di iniziative che si svolgerà oggi dalle 15 e 30 alla Loggia degli Scolopi di Palazzo dei Priori in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ne informa l’assessore alle politiche sociali e pari opportunità, Silvia Tiberti, la quale dichiara che “come amministrazione comunale siamo molto sensibili al tema della violenza sulle donne e una delle attività che abbiamo voluto mettere in campo è stata quella di concepire un’opera simbolica, coinvolgendo nella sua realizzazione alcune donne vittime di violenza ospiti della struttura Il porto ritrovato che ha sede all’Azienda pubblica di servizi alla persona Beata Lucia”.
Durante il pomeriggio si inaugurerà infatti la scultura-mosaico “25 11. Il bersaglio” realizzata dall’associazione InTessere, su iniziativa dell’assessorato alle politiche sociali, mentre le associazioni Arabesque e Nuovo Collettivo Danza realizzeranno un flash mob.
L’artista Irene Veschi curerà inoltre l’allestimento “Impronte, l’unica impronta che voglio sul mio corpo è quella dei colori” e sarà possibile visitare la mostra di foto “Donne in rosso”, curata dalle studentesse dell’Università degli Studi di Perugia, sede di Narni.
Prevista anche la possibilità di conoscere le attività del Centro Donna Narni, che offre, all’interno dell’ospedale, molti servizi ambulatoriali e che, sottolinea l’assessore Tiberti, può costituire un primo punto di ascolto per mettere in contatto le donne vittime di violenza con altri servizi territoriali.
Il programma è stato organizzato dal Comune in collaborazione con la commissione per le Pari opportunità e il Comitato unico di garanzia del Comune stesso, dall’associazione Città di Narni per la formazione superiore gli studi universitari e la ricerca e dalle associazioni dei commercianti di Narni e Narni Scalo.
Proprio i negozianti, insieme a uffici pubblici e studi professionali, hanno deciso di aderire alla campagna “Posto occupato”, mantenendo libera una sedia per lasciare il segno dell’assenza di una donna vittima di violenza.