Le grandi migrazioni, la difesa dei confini, l’identità degli individui e dei popoli. E gli altri, quelli diversi da noi, che parlano lingue oscure e appaiono come nemici. Diversi, lontani e misteriosi, mescolati dalle guerre e dai commerci e catapultati all’improvviso in mondi sconosciuti.
Come ogni anno, il Festival del Medioevo incrocia le grandi questioni del mondo contemporaneo.Barbari. La scoperta degli altri è il tema della quarta edizione del Festival del Meioevo. Un viaggio tra i popoli e gli individui. In mezzo ai “forestieri” e intorno ai confini, le convenzioni della storia e della geografia: segni che indicano un limite comune. Qualcosa che separa ma allo stesso tempo può anche unire. E che costruisce l’alterità e l’identità, l’amico e lo straniero, l’estraneo e il diverso. Una parola che contiene in sé l’idea di un territorio definito, di una separazione. Ma indica anche una meta da raggiungere o un obiettivo da superare.
In pochi anni il Festival del Medioevo è diventata la più importante manifestazione nazionale di divulgazione storica intorno ai secoli della cosiddetta Età di Mezzo. L’appuntamento annuale a Gubbio è insieme colto e popolare. Propone più di cento eventi. Oltre duecento i protagonisti: storici, scrittori, artisti, architetti, scienziati e giornalisti (l’elenco è consultabile su http://www.festivaldelmedioevo.it/portal/protagonisti/).
Il Festival del Medioevo è unico anche nella formula: lontano da feste medievali e rievocazioni, è un incontro a ingresso libero che mette in contatto il mondo accademico e la vasta platea degli appassionati in cinque giorni densi di appuntamenti culturali, mostre, esibizioni e spettacoli. Una lente sul passato per capire meglio l’età presente. E per provare a vedere con occhi nuovi un’età vilipesa, spesso raccontata attraverso facili stereotipi, frasi fatte e incredibili luoghi comuni.
Eppure quei mille e più anni che definiamo in modo convenzionale Medioevo, sono stati il crogiolo della nostra civiltà. Dieci secoli in cui sono nate le lingue d’Europa, le nazioni, le banche e le università. Si sono sviluppate le esplorazioni oceaniche e le prime sperimentazioni meccaniche. Un’età di innovazioni continue e di scoperte scientifiche: la ruota idraulica, il mulino a vento, la staffa, la bussola, la carriola, gli orologi meccanici, le prime armi da fuoco, la forchetta, la pasta, il salame, i bottoni, gli occhiali, la stampa a caratteri mobili, la camera oscura, l’algoritmo, la carta e la partita doppia, i numeri arabi e il nome delle note musicali.
Le scoperte dell’Età di Mezzo hanno cambiato il mondo. Lo ha spiegato bene Umberto Eco: “Il Medioevo inventa tutte le cose con cui stiamo ancora facendo i conti, le banche e la cambiale, l’organizzazione del latifondo, la struttura dell’amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l’università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l’ospedale e il vescovado, persino l’organizzazione turistica: sostituite le Maldive con Gerusalemme e avete tutto, compresa la guida Michelin”.
Incontri con gli autori
Le “lezioni di Storia”, tutte a ingresso libero, si tengono negli ampi spazi del Centro Santo Spirito, un ex monastero del XIII secolo, in piazzale Frondizi, a pochi metri dalla centrale piazza Quaranta Martiri. Più di cento i relatori. Tra loro, alcuni dei maggiori storici italiani e europei (l’elenco completo dei protagonisti è consultabile alla pagina http://www.festivaldelmedioevo.it/portal/protagonisti/).
Si parla dei barbari, delle migrazioni dei popoli, di nemici e “diversi”. Lingue sconosciute e nuove genti sul palcoscenico della storia: dagli Alemanni ai Vandali, dai Pitti agli Unni. E poi i Visigoti e gli Ostrogoti. Il dominio dei Longobardi. La civiltà di Bisanzio. Sassoni, Angli, Franchi, Baschi e Irlandesi. Svevi, Slavi e Berberi. Mongoli e Turchi. L’epopea dei Vichinghi. Gli Arabi e i Normanni. Un grande racconto tra incontri, scontri, scoperte.
Dal Medioevo al futuro, fino ai medievalismi. Un Medioevo, vero, sognato o immaginato, che appare dappertutto: in tv, al cinema, nei giochi di piazza, nelle classifiche dei libri più venduti, nei fumetti, nei videogiochi e in mille rievocazioni.
L’App gratuita Arancia Live permetterà di seguire gli “Incontri con gli autori” in diretta streaming e in on demand: www.festivaldelmedioevo.it
Libri
Fiera del Libro Medievale. Tutto quello che c’è da leggere e sapere per conoscere meglio l’Età di Mezzo. Le maggiori case editrici italiane e i piccoli editori specializzati presentano al vasto pubblico degli appassionati i saggi, i romanzi, le biografie, gli approfondimenti tematici e i grandi classici che hanno per oggetto dell’età medievale.
Libri da scoprire. Tre giorni (venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 settembre) dedicati alle novità librarie con presentazioni e interviste agli autori.
Miniatori e calligrafi dal mondo. Medioevo e futuro si incontrano in un evento dedicato alla moderna arte amanuense. L’appuntamento, costruito in collaborazione con la casa editrice Arte Libro unaluna, è un omaggio indiretto a Steve Jobs, l’inventore di Apple, che nella scuola del calligrafo Palladino apprese i segreti dei caratteri, l’eleganza dei segni e i messaggi subliminali del design, che poi trasferì ai “font” del Mac.
Anteprime RAI
Anteprime della stagione televisiva di RAI Storia. Due appuntamenti con altrettante proiezioni in esclusiva.
Giovedì 27 settembre lo storico Alessandro Barbero e Giuseppe Giannotti, vicedirettore di Rai Storia presenteranno la prima puntata di “Conquistadores”, la nuova serie del programma a.C.d.C dedicata al racconto di una delle date più simboliche della storia, il 12 ottobre 1492, giorno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.
Venerdì 28 settembre, l’altra anteprima: l’autore televisivo Cristoforo Gornopresenterà “Leonardo a Milano e la festa del Paradiso”, primo documentario della nuova stagione del programma Cronache dal Rinascimento.
Medioevo in tv Nella Sala dei Libri del Centro Santo Spirito, per tutti i cinque giorni della manifestazione verranno inoltre proiettati alcuni tra i documentari di Rai Storia più apprezzati dal pubblico televisivo: Crociate e Jhiad, Chiara e Francesco, Benedetta e Scolastica, Carlo Magno, I viaggi di Marco Polo, Arabi e Scienza, Santo Graal e Dante Alighieri.
Mostre
Due grandi appuntamenti culturali arricchiscono i cinque giorni del Festival del Medioevo:
Un giorno nel Medioevo. La vita quotidiana nelle città italiane dei secoli XI-XV. I mercati, le armi, la tavola, il gioco, la casa, la preghiera, i lavori dell’intelletto e gli stili di vita. Tra una sala e l’altra, 18 brevi filmati: mini lezioni di storia sull’età medievale tenute da altrettanti autori del Festival del Medioevo. La mostra, voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è frutto della collaborazione tra la Fondazione CariPerugia Arte e il Festival del Medioevo. Quasi cento i pezzi in esposizione. Provengono da musei, Archivi di Stato, biblioteche, diocesi, istituzioni pubbliche e collezionisti privati.
Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi. Il Palazzo dei Consoli, il Palazzo Ducale e il Museo Diocesano ospitano una mostra di straordinario valore artistico. L’esposizione, curata da Giordana Benazzi, Elvio Lunghi e Enrica Neri Lusanna, racconta il periodo d’oro della città dei Ceri, tra la fine del Duecento e la seconda metà del Trecento, attraverso eccezionali prestiti dall’Italia e dall’estero.
Dieci capolavori da scoprire. Gli storici dell’arte Francesco Mariucci e Paola Mercurelli Salari guidano i visitatori alla scoperta dei tesori d’arte della Gubbio medievale (tutti i giorni, alle ore 10.00 e alle ore 15.00. Prenotazione obbligatoria presso Servizio Turistico Associato – Via della Repubblica, 15. E-mail: info@iat.gubbio.pg.it, tel: 075 922 0693).
Approfondimenti
Focus e tavole rotonde, completano gli incontri:
Tolkien session 2018. L’evento, ideato in collaborazione con l’Associazione italiana Studi Tolkeniani, esplora il mondo del grande scrittore e linguista britannico J.R.R. Tolkien, autore del “Signore degli Anelli” e di altre celebri opere. L’appuntamento è dedicato al Medioevo romantico, teso al recupero delle radici mitologiche delle diverse nazioni europee e alle leggende a cui Tolkien fece riferimento per creare la sua Terra di Mezzo.
Barbari, monete e economia. Viaggio alla scoperta delle meraviglie della numismatica: gli scambi e i baratti dei guerrieri migranti e le nuove monete nate “all’ombra di Bisanzio”.
L’educazione all’ombra delle cattedrali. Focus sulla scuola nel Medioevo e sulla nascita delle università: la mirabile fusione tra la nuova cultura cristiana e l’immenso deposito dei saperi lasciato in eredità dalla civiltà greca e latina.
Spettacoli e appuntamenti serali
Cinque appuntamenti serali: tre spettacoli, tutti alle ore 21.30 (prevendita biglietti presso il Servizio Turistico Associato di Gubbio, in via della Repubblica 15. Tel: 075.9220693. E-mail: info@iat.gubbio.pg.it), un talk show su argomenti di attualità e una serata speciale dedicata alla musica e alla filosofia.
L’attore Mario Pirovano, allievo e amico di Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997, è il protagonista dello spettacolo “Johan Padan a la descoverta de le Americhe”. Appuntamento nella serata inaugurale del Festival, mercoledì 26 settembre, nel Chiostro del complesso monumentale di San Pietro.
Talk show “Bar bar” I nuovi linguaggi della politica al tempo di internet nell’Italia del XXI secolo, serata di attualità in programma giovedì 27 settembre(Teatro Ronconi, ingresso libero).
L’Ensemble Micrologus, il più famoso gruppo italiano di musica medievale, si esibirà in concerto venerdì 28 settembre nella chiesa di S. Agostino. Lo spettacolo “Cantar danzando” propone laudi, ballate, giustiniane, barzellette, sonetti, rondelli e frottole, dal XIII al XVI secolo. L’evento è organizzato in collaborazione con il Centro studi europeo di musica medievale Adolfo Broegg e la Fondation Royaumont.
Fuori Festival. Un viaggio tra musica e filosofia in uno scenario d’eccezione: il chiostro del complesso monumentale di San Pietro. Protagonisti l’architetto Paolo Belardi e il critico d’arte contemporanea Vincenzo Trione. La serata (appuntamento venerdì 28 settembre alle ore 20.30) aperta ai cittadini di Gubbio e ai visitatori del Festival e organizzata da Tecla, sponsor della manifestazione, sarà arricchita dalle musiche degli allievi del polo musicale Al Fondino.
La sera di sabato 29 settembre nella chiesa di S. Agostino gli storici Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, accompagnati dal gruppo Ensemble Musicanti Potestatis, saranno i protagonisti della lezione – spettacolo “Il mare e le cose. Piccole storie mediterranee”: periplo ideale all’interno di un mare antico e racconto di rotte, approdi e personaggi attraverso una serie di oggetti ordinari, curiosi e originali.
Rievocazioni e giochi di ruolo
Rievocazioni in costume. Balestrieri, sbandieratori, arcieri e falconieri nelle piazze e nelle strade di Gubbio. E cortei storici degli antichi quartieri cittadini.
Il mondo dei Templari I rievocatori della Mansio Templi Parmensis raccontano la vita quotidiana e la storia dei monaci-guerrieri nella seconda metà del XIII secolo, al di là delle tante leggende e di fantasiose interpretazioni storiche.
Il Medioevo dei bambini. Giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati ai più piccoli.
Gioco di ruolo in notturna “Alla ricerca dell’ancile”, un antico scudo sacro, è il tema di un gioco riservato ai maggiori di 16 anni. L’ambientazione narrativa è in Britannia ma si gioca di notte nella Biblioteca Sperelliana di Gubbio. L’evento è organizzato dalla associazione culturale Alkimia (info e prenotazioni, tel: 333 4767985, info@alkimiagubbio.it).
Arte e mestieri
Antichi mestieri. Fabbri, sarti, calzolai, scalpellini, falegnami ceramisti e pittori, tra sapienza artigiana e innovazione: gli antichi mestieri rivivono davanti al Centro Santo Spirito, sede degli “Incontri con gli autori”, grazie alla Fondazione Arti e Mestieri di Gubbio.
Le botteghe dell’arte. La mano e l’intelletto: le pitture, le decorazioni, le tecniche dell’affresco, i laboratori artistici e le occupazioni della vita quotidiana in mostra sotto le volte del monastero di San Francesco.
Visite FAI, escursioni e trekking letterari
Apertura straordinaria FAI. Il Fondo Ambiente Italiano il 29 e 30 settembre offre una visita gratuita della Cappella del Rosario di Gubbio, che conserva un importante ciclo di affreschi, di autore ignoto, datati all’inizio del XVI secolo. Tra un ritratto della Vergine Maria con il Bambino e una teoria di sante e santi, spicca Sant’Ubaldo che mostra sul palmo della mano l’immagine della sua città (info e prenotazioni IAT Gubbio: 075 922 0693).
Conoscere Gubbio. Itinerari guidati alla scoperta della città medievale, trekking letterari organizzati dal Polo Liceale Mazzantinti e anche AppAssionati, una App proposta dagli insegnanti e dagli studenti dell’Istituto Istruzione Superiore Cassata-Gattapone (indirizzo Turismo) che illustra sette itinerari tematici eugubini di grande interesse, in parte anche inediti.
Il Festival del Medioevo è realizzato dall’Associazione culturale Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio.
La manifestazione gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Umbria. Si avvale anche dei patrocini scientifici dell’ISIME, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della SAMI, la Società degli Archeologi Medievisti Italiani.
Sostengono la manifestazione gli enti Comune di Gubbio, Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL), Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Camera di Commercio di Perugia.
Partner dell’iniziativa per il settore didattico sono la Fondazione Giuseppe Mazzatinti e l’Università LUMSA, insieme a collaborazioni scientifiche di prestigiosi istituti universitari ed enti, primo fra i quali la Fondazione CariPerugia Arte.
MetalProgetti, Tecla, Colacem e NewFont sono i principali sponsor privati.
La RAI, con i canali tematici Rai Storia e RAI Radio3, è il principale media partner del Festival del Medioevo. Il mensile di approfondimento storico MedioEvo è partner della manifestazione fin dalla prima edizione. Collaborano in modo stabile con il Festival anche Italia Medievale, portale web impegnato nella promozione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica e MediaEvi, pagina Facebook specializzata nell’analisi dei medievalismi.
Più di 50.000 persone hanno partecipato all’ultima edizione (27 settembre – 1 ottobre 2017).
Nel 2018, il Festival del Medioevo ha vinto il Premio Francovich, assegnato dalla Società degli Archeologi Medievisti Italiani “per la divulgazione della cultura del Medioevo italiano presso il grande pubblico”.
Sergio Mattarella ha conferito per due anni consecutivi la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica alla città di Gubbio come “espressione di apprezzamento per l’alto livello culturale del Festival del Medioevo”.
Nel 2016 il Festival del Medioevo si è aggiudicato il Premio Italia Medievale, riservato alle istituzioni “che si sono particolarmente distinte nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano”.
Il sito della manifestazione e la relativa pagina Facebook sono gli indirizzi online dedicati alla divulgazione storica del Medioevo più visitati in Italia.
Anteprime e notizie sull’edizione 2018: pagina facebook @FestivalDelMedioevoe sito web www.festivaldelmedioevo.it
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