Visioninmusica
presenta
Venerdì 6 aprile 2018 – ore 21
GREG KOCH & THE KOCH MARSHALL TRIO
TOBY ARRIVES
GREG KOCH • voce, chitarra
TOBY LEE MARSHALL • hammond B3
DYLAN KOCH • batteria
Auditorium Gazzoli
Via Teatro Romano, 13 – Terni
INGRESSO: Intero € 20,00 – Ridotto € 17,00
In prima al Festival Visioninmusica il Greg Koch & the Koch-Marshall Trio! Venerdì 6 aprile all’Auditorium Gazzoli di Terni, il gruppo formato dal chitarrista americano Greg Koch, da suo figlio Dylan alla batteria e da Toby Lee Marshall all’organo Hammond B3 si esibirà in “Toby arrives”, un progetto che amalgama rock, funk, jazz e country con improvvisazioni dinamiche e un groove potente. Il cuore di questo trio, che batte a suon di blues, è capace di generare forte empatia con l’ascoltatore – grazie alla sua incisiva base ritmica – che evolve e sfocia in un coinvolgimento sempre più trascinante.
Originario di Milwaukee, Greg Koch ha forgiato la sua carriera di chitarrista con dedizione, raggiungendo la consacrazione nelle parole di Tome Wheeler, ex capo redattore di Guitar Player Magazine, che lo ha definito “dal talento diabolico” o di Joe Bonamassa che lo include fra i più grandi chitarristi della sua generazione e “bravo da far paura”. Ha sinora pubblicato 15 album per numerose etichette, caratterizzati da una rigogliosa varietà di stili chitarristici, interpretati su strumenti della storica marca Fender.
Dylan Koch si è avvicinato alla batteria da bambino, prendendo poi lezioni da Tom Brechtlein (Chick Corea/Robben Ford) e studiando al Jazz Institute del Wisconsin Conservatory of Music e successivamente alla McNally Smith School of Music. Insieme a suo padre ha suonato con Robben Ford, Little Feat’s Paul Barrere, Jon Cleary, David Grissom, Roscoe Beck e Malford Milligan. Recentemente è stato nominato per il titolo di miglior batterista dell’anno dal Wisconsin Area Music Awards (WAMI).
Complementare ai due Koch è la musica dell’Hammond di Toby Lee Marshall. Cresciuto in una famiglia di tradizione musicale, dopo aver iniziato con il piano ha subito il fascino irresistibile del suono dell’organo, di cui a sua volta si è voluto fare interprete con un Hammond B3. Già membro della Bernard Allison’s band, trova ora nella dimensione del trio particolare ispirazione, producendo giri di basso accattivanti, sinuose sequenze di accordi e assoli infuocati.