Il trio jazz – pianista, contrabbassista, batterista – una delle formazioni più classiche della storia di questo genere di musica, sta vivendo oggi un clamoroso revival. Emergere dal panorama in questo frangente è dunque assai complesso. Il Tingvall Trio – cioè Martin Tingvall, Omar Rodriguez Calvo, Jürgen Spiegel: uno svedese, un cubano e un tedesco, tutti di base ad Amburgo – spicca fra l’enorme offerta, come il consenso del pubblico e della critica specialistica testimoniano. Si sono esibiti in concerti in più di 30 paesi, ottenendo invidiabili riconoscimenti come l’ECHO Jazz nelle categorie ‘Ensemble of the Year’ e ‘Live Act of the Year’. Nella loro città sono stati invitati a ‘collaudare’ con un concerto speciale l’acustica della Elbphilharmonie, avveniristica sala da concerto di recente inaugurata.
Il loro ultimo album è uscito nell’agosto del 2017 e si intitola Cirklar. Il pianista e leader del gruppo, Martin Tingvall, così si esprime: “Le canzoni sono sempre un principio per noi. Con quest’album ho provato a comporre in un modo che ci indichi nuove direzioni. Siamo alla ricerca di nuove forme d’espressione, ma allo stesso tempo vogliamo continuare a essere riconosciuti come il Tingvall Trio. Questa volta però il fulcro è la musica, non il trio. Ogni pezzo è una sfida, un gioco, un dramma che gira in circolo (“Cirklar”) finché non si esaurisce”. Uno dei brani dell’album si chiama Bumerang: un pezzo che inizia con poderoso e pulsante attacco di batteria, seguito da un episodio melodico ripetutamente diretto verso l’ascoltatore proprio come un’onda verso la costa, prima di sparire definitivamente. “Talvolta la percezione del tempo è contraddittoria – afferma Tingvall – la generazione dei miei genitori sta invecchiando, il passare del tempo sembra per loro scandito ad un ritmo completamente diverso dal mio. La frenesia rende la mia vita quasi surreale rispetto alla loro.” Un concetto espresso in Evighetsmaskinen (‘Macchina dell’eternità’). Per niente tipico del trio, questo brano è costituito da sonorità meditative e ritmi che sembrano dilatati.
tingvall-trio.de
Concerto di apertura – ore 20.30
OSCAR DEL BARBA OX TRIO
Oscar del Barba OX trio propone un repertorio originale, nato dalla sinergia tra musica contemporanea e modern jazz, tra scrittura contrappuntistica e grande ricerca ritmica. Il dialogo tra composizione e improvvisazione è strettissimo e sottile al contempo, e dà forma ad un sound ora etereo e spazioso (dove l’elemento armonico prevale), ora denso ed energico (in cui il ritmo è in primo piano), fortemente stratificato e in cui i ruoli dei musicisti si alternano in modo anche inconsueto per una formazione – il piano trio- tanto importante per la tradizione della musica afroamericana. Il pianista, arrangiatore e compositore Oscar Del Barba ha collaborato con alcuni tra i più notevoli musicisti italiani e internazionali. E’ docente di pianoforte jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Al suo fianco due musicisti di particolare sensibilità quali il bassista bresciano Giacomo Papetti e il batterista sardo Andrea Ruggeri.
www.oscardelbarba.it
* L’ingresso al concerto di Oscar Del Barba OX Trio è riservato a: possessori del biglietto del Tingvall Trio o abbonati alla stagione 2018 di Visioninmusica.