La Bottega del Faro di Usl e Comune aiuta l’ integrazione di disabili attraverso l’artigianato 

 

La Bottega del Faro di Usl e Comune aiuta l' integrazione di disabili attraverso l'artigianato 

La Bottega del Faro di Usl e Comune aiuta l’ integrazione di disabili attraverso l’artigianato 

NARNI

L’integrazione dei disabili passa anche attraverso l’artigianato.

E’ con questo obiettivo che il centro Usl Il Faro e il Comune di Narni hanno riaperto nei giorni scorsi la “Bottega del Faro”, uno spazio fisico lungo Via Mazzini in centro storico dove gli utenti meno fortunati possono vivere esperienze molto vicine a quelle lavorative e crescere nell’ottica dell’integrazione con la comunità locale.

A dare l’annuncio dell’avvio dell’attività è l’assessore alle politiche sociali del Comune, Silvia Tiberti, che sottolinea il valore sociale della Bottega del Faro.

 

“Si tratta di un progetto che dà valore alla disabilità e trasforma in reale i limiti fisici e psichici della diversità.

Non si tratta di una semplice bottega – spiega sempre la Tiberti – ma di un progetto per l’integrazione delle persone con disabilità che non è solo di inclusione sociale ma anche lavorativa, in linea con la volontà e le iniziative che abbiamo attivato in questi due anni.

Con la Bottega del Faro continuiamo a perseguire il potenziamo dell’autonomia e dell’indipendenza dei ragazzi con disabilità”.

All’inaugurazione di pochi giorni fa c’erano il sindaco Francesco De Rebotti, l’assessore Tiberti e gli operatori del Faro.

Nella bottega i disabili possono realizzare opere di artigianato, manufatti in vari materiali e di generi e temi più diversi, lavorando fianco a fianco ogni giorno con il supporto di personale specializzato e esperti del settore.

A gestire negozio sono gli utenti stessi con il coordinamento del personale specializzato e la guida di alcuni artigiani locali.

I prodotti sono realmente in vendita ed i proventi sono finalizzati sempre a scopo sociale.

 

Il Natale è già arrivato!

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