Domenica la sfida fra rioni al ‘campo de li giochi’
Giunge al culmine, dopo giorni di passione, eventi culturali, rievocazioni e feste, la 46° edizione della Giostra dell’Arme di San Gemini.
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La Giostra dell’Arme
Nello spettacolo della giostra, la suspense e il realismo dei combattimenti portano lo spettatore indietro nel tempo. Sei cavalieri con i loro cavalli daranno vita a un connubio culturale e artistico tra gli antichi territori un tempo contrapposti: il rione Rocca che corrisponde alla parte superiore – lato nord – del borgo e il rione Piazza che ha il suo ‘cuore’ nell’area centrale di San Gemini. I sei cavalieri dovranno effettuare un giro di campo in velocità ed infilare con la lancia un anello di soli 5 centimetri di diametro. La lancia dovrà essere poi scagliata contro un bersaglio, uno scudo gentilizio chiamato ‘arme’, diviso in fasce di colori e forme diverse cui corrispondono differenti punteggi. Ogni cavaliere ha a disposizione tre turni ed il rione che totalizzerà il maggiore punteggio, otterrà la vittoria della Giostra.
L’Ente Giostra
«L’Ente Giostra – spiega il presidente David De Santis -, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la varie associazioni del territorio, organizza l’evento, molto apprezzato nell’ambito equestre sia amatoriale che professionale, e promuove in modo importante il paese di San Gemini e il territorio umbro. La Giostra dell’Arme rappresenta un’importantissima iniziativa di natura culturale, storica-rievocativa, di interscambio e sportiva, tale da portare fuori dai nostri confini il nome di San Gemini, facendo conoscere quanto di bello abbiamo nella nostra cultura popolare. Parto sempre dal presupposto che la Giostra non la facciamo solo per noi stessi ma per le migliaia di persone che ci sostengono con la loro presenza».