Nell’ampia cornice culturale di eventi che caratterizzano il programma della 49esima edizione della Corsa all’anello di Narni va fatta una particolare menzione per le mostre che quest’anno saranno molte ed interessanti “andando ad arricchire – come sottolinea il responsabile delle pubbliche relazioni dell’Ente Corsa all’Anello Federico Montesi – la qualità della manifestazione”.
La mostra di punta è “Sguardi dal Medioevo” a cura di Roberto Campanaro Fotografo che verrà inaugurata oggi pomeriggio e resterà aperta a Palazzo Eroli fino al 14 maggio. L’esposizione fotografica, patrocinata dalla Regione Umbria, dal Comune di Narni e dall’Ente Corsa all’Anello, nasce da una ricerca durata più di due anni e realizzata nelle tante manifestazioni storiche tradizionali che si svolgono in Umbria. I ritratti fotografici presentano persone in abiti medievali che hanno partecipato alle diverse manifestazioni. Dopo aver raccolto più di trecento ritratti, ne sono stati selezionati sessanta. I ritratti sono caratterizzati da un fondale nero senza ombre che centra l’attenzione, esclusivamente, sullo sguardo del personaggio rappresentato e sull’espressione del suo volto a volte sognante o aggressiva o anche orgogliosa ma in ogni caso molto attenta a rappresentare con immedesimazione il nuovo ruolo assunto. Il frutto è una straordinaria galleria di foto che non si limitano a giocare magistralmente sul crinale fra realtà e finzione, ma raccontano nello stesso tempo di un movimento, di una passione, di un amore per la propria storia e la propria terra.
Oggi verrà inaugurata anche la mostra “Premio Città di Narni” che rimarrà aperta a Palazzo Eroli fino al 14 maggio. L’associazione culturale “I 2 Colli”, che da anni si prodiga per la promozione dell’arte nelle sue varie articolazioni, ripropone con il patrocinio del Comune di Narni e dell’Ente Corsa all’Anello la nona edizione della mostra concorso di arte contemporanea. Una mostra che coniuga libertà espressiva e qualità esecutiva, riflessioni ed emozioni, aneliti di infinito che si riflettono nella sacralità artistica degli autori. Una mostra che spazia dai linguaggi più sperimentali ed innovativi a quelli più classici per raccontare il mondo in modo aperto, per iniziare una riflessione ed instaurare un dialogo. E ad arricchire questo nuovo evento artistico la consegna del premio alla carriera al Maestro Roberto Bellucci.
L’Auditorium Bortolotti ospiterà da domani, 25 aprile, al 14 maggio la settima edizione di “Tracce” che quest’anno avrà il titolo di “Tracce di acqua e terra”. Uno sguardo sulle Gole del Nera. Arte contemporanea, installazioni, pittura, fotografia, scultura, performance, convegni ed eventi vari promossi dal Comune di Narni e dall’associazione Minerva MinervAArte. Il direttore artistico è Mauro Pulcinella, la curatrice è Mariacristina Angeli.
L’auditorium farà da cornice dal 25 aprile al 14 maggio anche alla mostra storico documentale organizzata dall’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Beata Lucia intitolata “Il fenomeno sociale dell’abbandono infantile. Ruolo dell’istituzione Beata Lucia dal 1739 ad oggi”. Il progetto vuole porre all’attenzione del pubblico i contenuti culturali, umani ed economici dell’ex Ipab Beata Lucia. Si tratta di un percorso attraverso documenti originali di archivio afferenti oltre che i soggetti accolti, le prassi amministrative seguite, l’organizzazione tecnico operativa, la gestione del patrimonio. Il percorso terrà conto anche delle situazioni particolari, affrontate dall’Ente, in occasione di gravi eventi, come terremoti (soprattutto 1915), Grande Guerra (1915 – 1918) e Seconda Guerra Mondiale. Verrà messo in evidenza anche l’importante ruolo sociale svolto in favore dell’infanzia abbandonata, in quello socio – sanitario della maternità assistita anche chirurgicamente fino al 1960 ed in generale per il sostegno alla donna e alla famiglia. Per questo motivo saranno esposti documenti non sensibili ma significativi, vecchie strumentazioni, anche chirurgiche.
Nella chiesa di San Francesco, dal 28 aprile al 28 maggio ci sarà la mostra a cura di Simone Deturres e Paola La Pegna “Montoro, la sua comunità, la sua fontana. Cronaca di un restauro”. Il difficile intervento di restauro della fontana di piazza Baronale di Montoro rappresenta lo spunto per riavvolgere il filo della storia di una comunità che si sviluppa attorno al castello di Montoro. Il recupero di documenti, fotografie ed oggetti illumina la vita e le tradizioni di un borgo tra i più suggestivi dell’Umbria meridionale. Sarà esposto il “bamboccio” del Palio di Montoro, una corsa di cavalli tra le più antiche d’Italia disputata ininterrottamente per centinaia di edizioni. Una sezione della mostra sarà dedicata alle fasi di riproduzione in bronzo dell’originale getto in piombo, con l’esposizione del pezzo realizzato, prima del suo definitivo rimontaggio sulla coppa centrale della fontana.
Il terziere Fraporta, infine, da oggi al 14 maggio esporrà nella sede di piazza San Francesco l’esposizione di tutte le dame dell’anello che nel corso degli anni hanno sfilato nel corteo storico. La mostra si intitola “Vestir l’anello”.
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Chiara Rossi
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