Sergio Posati presenta al suo pubblico il terzo libro "I Nostri Giardini"

Sergio Posati presenta al suo pubblico il terzo libro “I Nostri Giardini”

Sergio Posati presenta al suo pubblico il terzo libro “I Nostri Giardini”, uno scritto di ricordi di fatti realmente accaduti che  immerge il lettore negli anni ’60 e ’70 e nelle atmosfere ed abitudini  di quella generazione che ne ha fatto parte, allegra, spontanea ed innamorata del suo tempo.

"I Nostri Giardini" di Sergio Posati

“I Nostri Giardini” di Sergio Posati

Pagine scritte con  grande entusiasmo e sentimento che contraddistingue da sempre l’autore oltre alla capacità di raccontare un periodo della storia italiana attraverso gli occhi dei giovani.

In questo libro, in particolare, Sergio Posati ha voluto aggiungere un finale fantastico che gli è caro anche nella vita quotidiana.

Sergio Posati è insegnante di lettere, giornalista iscritto all’Albo, collaboratore e fondatore di Radio Incontro di Terni.

questo è il suo terzo, ultimo ed intrigante libro. 

I Nostri Giardini di Sergio Posati

I Nostri Giardini di Sergio Posati

Ogni fine decennio, precisamente il 28 dicembre 1959 1969-1979, 6 ragazzi non scelti a caso da una vecchina sconosciuta, che poi risulterà essere come una guardiana, si incontrano all’interno dei Giardini di San Bernardo a Narni.

Qui seduti in una delle tante panchine ricordano ognuno i fatti più importanti del decennio, avvenuti non solo nel mondo ma anche nella loro città.

Non si conoscevano tra loro prima di quel giorno nonostante abitassero e tutti nello stesso luogo.

Anche la Natura partecipa, come per magia, in modo alquanto particolare inculcando  ai giovani l’importanza del rispetto per il luogo dove vivono e per salvaguardare ciò che prima o poi avrebbe potuto ribellarsi con effetti pericolosi.

Emergono attraverso i vari racconti anche luoghi molto particolari e fantastici come il Castello di San Casciano, la stupenda Vallata del Nera l’Eremo di San Jaco.

Dopo aver ripercorso attraverso i loro aneddoti 30 anni di storia da non dimenticare mai, nella parte finale del romanzo l’autore si ritrova nella sua città, cambiata, più bella di come la ricordava, fin da quando da bambino  frequentava le scuole elementari.

Stenta a riconoscere quei luoghi a lui tanto cari  in mezzo ad una moltitudine di persone a lui sconosciute.

Tra i volti sereni si accorge di essere come un automa .. e qui avviene qualcosa di straordinario…

Un libro autobiografico storico ma anche fantastico…

L’INTERVISTA A RADIO INCONTRO :

Leave a comment