“Quello che non sai, il cervello l’ha già deciso” di Emilio Doria

 

 

L’autore è nato a Torino nel 1988 e risiede a Sottomarina di Chioggia (VE).

Ha pubblicato “Le pagine della nostra vita” (Ed. Pragmata, 2021), diario della psiche in cui il protagonista descrive l’alternarsi della luce e dell’ombra delle sensazioni dell’animo in un duro.

 

 

Questa seconda opera, “Quello che non sai, il cervello l’ha già deciso”, prosegue ed elabora i contenuti del primo libro, paragonando metaforicamente la vita psichica del protagonista ad una farfalla che, pur fragile, trova ristoro e sostegno posandosi su di una rosa, e così giungendo a stabilire nelle certezze della famiglia uno stato di liberazione consapevole dalla paura di vivere. 

… Questo secondo libro di Emilio Doria opera una interessante evoluzione di pensiero che sconfina nella filosofia del pessimismo cosmico.
Pessimismo che scaturisce nell’individuo umano dalla consapevolezza esistenziale nel confrontarsi con le leggi che determinano la vita dell’universo di cui l’uomo è particola infinitesimale, destinata a scomparire nella travolgente e continua trasformazione di energia e materia cosmica.
Il malessere dell’animo e della psiche diviene dolore, infelicità e angoscia, allorché la ragione prende coscienza della corruttibilità materiale dell’individuo a confronto con il tempo eterno.
E, tuttavia, l’autore trova nella facoltà immaginativa dell’uomo l’unico strumento per sopravvivere a tale incommensurabile terribile certezza, che lo conduce al distacco percettivo dal particolare in favore di una visione panoramica dell’insieme. È infatti nel contrasto metaforico tra luci ed ombre che egli ravvisa la completezza della grandezza infinta del creato, unica certezza, trovandone conforto e appagamento.
Una prosa a tratti poetica caratterizza la narrazione di questo difficile testo in cui la voce del protagonista, Walter, citato una sola volta per nome, si alterna ad altre voci che di volta in volta si pronunciano sul male di vivere, si tratta della ragione, della psiche, della speranza, dell’esperienza del gruppo umano in cerca di una ragione all’esistenza in vita.

Di: Monica Palozzi

 

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