Opere all’asta per finanziare la ricerca sulla mutazione del Gene Piga

Opere all’asta per finanziare la ricerca sulla mutazione del Gene Piga

Opere all’asta per finanziare la ricerca sulla mutazione del Gene Piga

Madrina dell’associazione l’attrice Ilaria Spada: “Aiutateci a realizzare questo sogno”

Ilaria Spada

Ilaria Spada

Le opere donate sono arrivate da ogni parte d’Italia e saranno messe all’asta per finanziare il primo progetto di ricerca sulla malattia genetica rara causata dalla mutazione del Gene Piga.

All’appello di Caterina, Chiara e Tiziana, le tre mamme che in pieno lockdown hanno fatto nascere l’associazione Gene Piga Italia, con sede ad Otricoli, in provincia di Terni, hanno risposto artisti di tutte le età: professionisti del pennello e amatori, pluripremiati e alle prime armi e tanti bambini e ragazzi che si sono messi in gioco per sostenere la ricerca sulla malattia rarissima con cui combattono alcuni loro coetanei.

L’asta di beneficenza online “DonarSI a colori” partirà martedì 17 novembre e si concluderà l’8 dicembre.

Le offerte libere potranno essere effettuate sulla pagina facebook Gene Piga AGePI OdV.

Sotto ad ogni opera nei commenti sarà possibile rialzare la base d’asta indicata nella descrizione.
Il ricavato della raccolta fondi sarà devoluto all’odv per finanziare il primo “Seed Grant”, in collaborazione con Fondazione Telethon, a favore della ricerca scientifica per la cura della malattia dovuta alla mutazione del Gene Piga.

“Vi preghiamo di partecipare in tanti per rendere questo Natale speciale per voi e per chi riceverà una di queste opere, davvero piene di amore e speranza per il futuro di molti bambini”

dicono Caterina, Tiziana e Chiara, le tre mamme coraggio che si battono perché su questa malattia venga avviata una ricerca seria, non condizionata dall’esiguo numero dei bimbi malati.

Madrina dell’associazione l’attrice, Ilaria Spada che, in un video pubblicato sui social, parla dell’odv

 

 

Ilaria Spada

Ilaria Spada

“nata dalla grinta e dalla forze di queste mamme.

Vi chiedo di contribuire alla realizzazione di questo sogno, di poter trovare una cura per tutti i bambini affetti da questa malattia genetica rara.

Ringrazio tutti e spero che in tanti deciderete di sostenerci e accompagnarci in questo viaggio”.

 

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