NON GIOCARTI LA TESTA COL DIAVOLO

Da Edgar Allan Poe

Uno spettacolo di e con

Riccardo Leonelli

Con
MIA VENEZI e SERGIO PETRUCCI

COREOGRAFIE di
ROMANA SCIARRETTA

 

NON GIOCARTI LA TESTA COL DIAVOLO di e con Riccardo Leonelli

NON GIOCARTI LA TESTA COL DIAVOLO di e con Riccardo Leonelli

VENERDI’ 21 AGOSTO – ORE 20.45

TEATRO ROMANO DI CARSULAE

 

 

Quando un artista è grande, lo è in tutto ciò che fa.

Edgar Allan Poe non è soltanto un inventore di gialli, incubi e personaggi oscuri indimenticabili, ma è anche – non tutti lo sanno – un felicissimo scrittore umoristico.

Dalla sua profonda inquietudine e capacità immaginativa derivano mostruosità in grado di tenervi svegli un’intera notte, ma anche situazioni grottesche e divertenti capaci di ribaltare il senso comune, attraverso una genialità che sa cogliere alla perfezione i vizi degli uomini.

Ed è proprio questo che rende Poe un genio: la sua semplicità efficace nel dipingere caratteri reali – spesso malati o psicologicamente deboli – in un contesto tragico, magico o immaginifico, o semplicemente nella quotidianità borghese del suo tempo.

E come nella vita, Riccardo Leonelli dà voce a un Poe simile: molteplice e fratto, attraversando i più svariati stati dell’animo umano in un viaggio in cui l’attore/narratore rivive le sue storie e quelle dei suoi personaggi.
Lo spettacolo si apre nella leggerezza delle tranquille esistenze di borghesi benestanti, per sboccare lentamente nell’intimo delle inquiete giornate di individui che non si accontentano del proprio status e cercano nell’oscurità della notte quella parte di io inespressa, immonda o inenarrabile che è dentro di loro.

Dal racconto grottesco Non bisogna giocarsi la testa col Diavolo, da cui lo spettacolo trae il titolo, all’ossessionante narrazione de Il cuore rivelatore, la performance conduce il pubblico in un’America lontanissima da quella attuale, eppure già densa di storie di forte impatto emotivo e spettacolare, traghettandolo senza troppo garbo dal riso all’incubo, dalla caricatura alla depravazione morale.

Non è uno spettacolo che vuole terrorizzarvi, per l’amor di Dio.

La voce di Poe non fa altro che mettervi in guardia con un semplice e saggio suggerimento: non giocatevi la testa col Diavolo.

 

 

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