MEDITERRANEO FEAT. ROBERTA GIALLO e MALAVOGLIA

“VENTO”

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(Etichetta: Miraloop-Nadir)

 

MEDITERRANEO FEAT. ROBERTA GIALLO e MALAVOGLIA  “VENTO”

MEDITERRANEO FEAT. ROBERTA GIALLO e MALAVOGLIA “VENTO”

Mediterraneo è il nuovo progetto musicale di Paolo Bonazza (autore di musica e testi). È un luogo di interazioni e relazioni artistiche che come il mar mediterraneo abbraccia Nord e Sud. I protagonisti dell’azione creativa sono la melodia, il ritmo e soprattutto il testo, la poesia in una canzone. “Sudare Sodo”, pubblicato a giugno scorso, è il brano che ne segna il punto di inizio, mentre “Vento” è il secondo brano. Per ogni canzone l’autore sceglie con cura gli interpreti che percepisce essere più adatti ad esprimere le giuste emozioni, in questo caso i cantautori Roberta Giallo e Malavoglia, che si sono prestati a questo esperimento nuovo, vestendo i panni di interpreti.

“Vento” è stata prodotta da Gerolamo Sacco negli studi di registrazione di Miraloop, a Bologna, sull’onda delle produzioni radiofoniche di successo, ma con quel tocco personale che contraddistingue il catalogo della label bolognese, la produzione di Gerolamo va a utilizzare già dai primi istanti il rumore del vento come noise, per costruire un groove organico ricco di elementi. Nell’arrangiamento, parti puramente elettroniche come l’arpeggio di basso vanno a creare una tela sonora potente e leggera, su cui si appoggiano diversi colori, tra cui spiccano quelli delle registrazioni di Duduk armeno, cello e chitarre. L’impressione che si ha durante l’ascolto è quella di volare: Come il Vento. Copertina a cura di Niccolò Sacco per Miraloop.

Mediterraneo: Vento, è il sentimento che un fan appassionato prova nei confronti di un’artista molto affascinante. Un giorno la incontra durante una performance e il susseguirsi degli eventi lo convince che lei lo abbia “scelto” tra i tanti del pubblico. Quel sentimento già forte diventa ancora più intenso, ma in quel momento, dilaniato dalla incapacità di potergli dare un nome, è come se ne venisse privato, come se gli sfuggisse via. Lui sa che non può trattarsi di amore, né riesce ad accettarlo come semplice venerazione, allora decide di chiamarlo “Vento” per l’impeto dal quale viene travolto.

Roberta Giallo: Sono una cantautrice, tendenzialmente scrivo e interpreto brani miei…  ma quando ho ricevuto l’email di Mediterraneo con dentro “Vento”, corredata dal messaggio, “Ciao Roberta, Vuoi fare il Vento per noi?”, mi sono incuriosita. Così ho ascoltato il pezzo, e sono stata invasa da un carezzevole benessere, da una gradevolissima sensazione. Mi sono detta, “perché no? questa canzone è autentica, la sento vicina, è genuina!”. Oltretutto, l’idea di essere il Vento mi ha molto affascinata… è qualcosa di mistico, il Vento è invisibile, ma potentissimo! Poi, trattandosi di un duetto Yin e Yang, quando Mediterraneo mi ha chiesto se conoscessi un bravo interprete, ho subito pensato alla voce del mio caro amico cantautore Malavoglia. Era lui quello giusto! Mi sono fidata di questa mia intuizione. Poi ho messo qualche piccola pennellata “gialla” nel testo… e boom, eccoVi il Vento! E che sia anche Vostro, che vi porti lontano, lontanissimo!

Malavoglia: Quando ho sentito il provino di “Vento” per la prima volta non sapevo ancora bene di chi fosse, “cosa” fosse. Sapevo solo che dovevo ascoltare questo brano. Il giorno prima mi aveva chiamato Roberta Giallo: voleva coinvolgermi in un progetto dove, a sua volta, era stata coinvolta. Mi ha detto solo, “ascolta”. Ho ascoltato, e l’ho trovato interessante, lontano dalla mia scrittura, etereo, quasi sognante. Poi Roberta mi ha raccontato del progetto “Mediterraneo”, dicendomi che avrebbe voluto duettare con me su questo pezzo, che ero “quello giusto”. Ho detto sì per due ragioni. La prima è che il nome “Mediterraneo” mi riporta subito al mio mare del Gargano, la mia Puglia e le mie Isole Tremiti… la seconda è che proprio questa lontananza dal mio mondo artistico, mi ha portato ad avvicinarmi al pezzo, come “una nuova sfida” per mettermi in gioco in una nuova veste, quella di interprete. Sono andato negli studi della Miraloop di Bologna, e abbiamo registrato con entusiasmo le mie parti in un pomeriggio, insieme al produttore artistico, Gerolamo Sacco. Ci ho messo del mio, la mia Ma La Voglia…  il risultato mi è piaciuto molto. In “Vento”, io mi ci rivedo. Sono molto felice di aver preso parte a questo progetto, chissà che non sia solo l’inizio di qualcosa di nuovo.

 

 

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