Associazione Filarmonica Umbra
Domenica 25 marzo ore 17.30
Teatro Sergio Secci 
L’ALLEGRA VEDOVA con Maddalena Crippa
chiude la 43ma stagione concertistica dell’Associazione Filarmonica Umbra 
 
rielaborazione testo originale Victor Leon / Leo Stein 
a cura di Bruno Stori e Maddalena Crippa
arrangiamneto musiche originali di Franz Lehar
a cura di Giacomo Scaramuzza
con Maddalena Crippa
e con 
Giampaolo Bandini – chitarra
Giovanni Mareggini – flauto e ottavino
Mario Pietrodarchi – fisarmonica
Federico Marchesano – contrabbasso
regia Bruno Stori
Parmaconcerti srl e Compagnia Orsini
 
Info e biglietti: Teatro Secci 
 

Cafè chantant

In uno spazio essenziale, accompagnata da un prezioso ensemble strumentale, un quartetto composto da chitarra, fisarmonica, flauto traverso e contrabbasso, Maddalena Crippa, nella doppia veste di narratrice e cantante, racconta la storia e interpreta le canzoni de La Vedova Allegra, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini.

Alternando le parti recitate, frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale di Victor Leon/Leon Stein, alle parti cantate, arie e duetti, l’attrice si sdoppia e dà voce e carattere sia ad Anna Glavari che al principe Danilo.

Una produzione Parmaconcerti e Compagnia Umberto Orsini.

Trama

Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valutato 100 milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non ne vuole sapere perché, fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il sig. Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.

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