Il Cammino dei Borghi Silenti anello di 86 km ispirato a Santiago de Compostela

Montecchio, Guardea, Avigliano Umbro e Baschi 

Il Cammino dei Borghi Silenti anello di 86 km

Il Cammino dei Borghi Silenti anello di 86 km

MONTECCHIO   

 

Punta a portare almeno mille visitatori all’anno il Cammino dei Borghi Silenti, il nuovo percorso escursionistico e per mountain bike, lungo 86 chilometri, che ruota intorno alle pendici settentrionali dei monti Amerini.

Il percorso  presentato  alla sala polivalente di Montecchio, alla presenza dei sindaci di Montecchio, Guardea, Avigliano Umbro e Baschi, del presidente della provincia di Terni e di altri amministratori pubblici invitati.

 Anche Mogol che tramite il CET di Toscolano ha fornito idee e contributi.

Il cammino parte dalla frazione di Tenaglie, nel comune di Montecchio, e, con percorso ad anello, si snoda nei borghi più caratteristici della zona, da Toscolano a Melezzole, da Morre a Civitella del Lago, oltre che in un contesto naturalistico e paesaggistico tra i più belli dell’Umbria e tra i meno conosciuti.

Pensato e costruito ispirandosi al Cammino di Santiago, il sentiero è frutto del lavoro dell’associazione Amerini Trekking che ha messo in campo, con risorse proprie, un progetto unico in Umbria e tra i pochi esistenti in Italia centro-meridionale, soprattutto per la sua particolare circolarità.

Fra gli obiettivi anche quello di valorizzare un territorio tra i comuni di Montecchio, Guardea, Avigliano Umbro e Baschi, ricco di storia e natura ma quasi sconosciuto al grande pubblico.

“I Comuni attraversati dal percorso – dice il sindaco di Montecchio, Federico Gori – hanno sposato l’idea e messo a disposizione alcune strutture inutilizzate per farne dei piccoli ostelli per i camminatori, visto che il cammino durerà quattro giorni, di cui tre notti.

I finanziamenti sono privati, delle strutture ricettive, ristorative e commerciali della zona che hanno aderito al progetto.

L’auspicio – prosegue il sindaco Gori – è che l’iniziativa dia impulso all’economia turistica del comprensorio, ripetendo ciò che funziona in altre zone d’Italia e portando almeno un migliaio di persone l’anno”. 

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