I QUATTRO CANTI

VIAGGIO NELL’INFERNO DI DANTE

I QUATTRO CANTI  VIAGGIO NELL’INFERNO DI DANTE

I QUATTRO CANTI VIAGGIO NELL’INFERNO DI DANTE

 

SABATO 4 SETTEMBRE ORE 21

TEATRO COMUNALE CONSORTIUM MASSA MARTANA

 

I QUATTRO CANTI

VIAGGIO NELL’INFERNO DI DANTE

Regia di Germano Rubbi

Con Riccardo Leonelli e Germano Rubbi

Coreografie di Karen Fantasia e Francesco Lo Schiavo

Musiche di Francesco Verdinelli

 

L’Inferno di Dante, proprio grazie alla sua molteplicità di differenti situazioni e alla presenza di decine di personaggi che compaiono in esso, si presta ad essere rappresentato, fra gli altri modi, in forma teatrale.

I canti che lo compongono, tutti rigorosamente in versi, infatti possono a pieno titolo essere considerati una sorta di “atto unico” in grado di essere letto sia in maniera autonoma che messo in relazione con gli altri.

Partendo da questo presupposto, lo spettacolo “I quattro canti” mette in scena, in maniera diretta, l’Inferno dantesco partendo dalla descrizione di alcuni personaggi presenti in esso e alle dinamiche che li hanno condotti in quel posto, per arrivare alla lettura del canto vero e proprio in cui il poeta fiorentino si imbatte in essi.

I personaggi descritti in questo viaggio sono, di sicuro, fra più rappresentativi dell’inferno dantesco; sia per il loro impatto emotivo che per la presenza delle situazioni più facilmente collocabili nell’immaginario collettivo dello spettatore.

Dopo il necessario incipit del canto I, infatti si arriva direttamente al V dove ci si imbatte in Paolo e Francesca ed il loro tormentato amore che li ha condotti nel girone dei lussuriosi;

il canto X ci presenta uno dei personaggi più teatrali in assoluto di tutto l’Inferno: quel Farinata degli Uberti che dialoga col poeta con tutta la sua rabbia;

il canto XXVI è il canto della sapienza per eccellenza: il canto di Ulisse, considerato da sempre il più lirico dei canti dell’Inferno;

il canto XXXIII vede, infine, il conte Ugolino ed i suoi figli finire i propri giorni rinchiusi nella torre della Muda che ne celerà il tragico epilogo.

 

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