Calvi dell’Umbria, il 25 aprile commemorazione eccidio nazista 

Calvi dell’Umbria, il 25 aprile commemorazione eccidio nazista 

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA Calvi dell’Umbria, il 25 aprile commemorazione eccidio nazista 

Si celebra anche quest’anno, in occasione del 25 aprile, la ricorrenza dell’eccidio di Calvi dell’Umbria dove nel 1944 13 cittadini furono fucilati dalle truppe tedesche in ritirata.

L’appuntamento è al monumento ai caduti sul Monte San Pancrazio dove l’associazione Viatores Umbro-Sabini, insieme al Comune e all’Anpi, ha organizzato una giornata di iniziative.

Novità di quest’anno è il coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie, oltre a numerose altre associazioni del territorio.

Il programma prevede la partenza alle 11 e 45 da strada di San Pancrazio alla volta del monumento dove confluiranno anche altre persone provenienti dallo Speco Francescano di Narni.

Alle 12 e 30 si svolgerà l’incontro con le delegazioni dei Comuni della zona e la cerimonia di deposizione delle corone. Successivamente si darà il via ad un pranzo nell’area attrezzata circostante. 

L’eccidio di Calvi dell’Umbria è entrato nella storia della regione e non solo.

Il 12 aprile del 1944 13 cittadini furono arrestati su indicazione di Giunio Faustini, colonnello fascista della Guardia Nazionale Repubblicana.

Gli arrestati portati nella caserma dei carabinieri e il giorno dopo fucilati, senza processo, sulla piazza del paese da 20 soldati delle SS tedesche.

Tra i fucilati oltre a due forestieri di cui non si conoscevano i nomi, ci furono due ragazzi di 16 e 17 anni, Genesio ed Ernesto Guglielmi, i parenti Adelfo, Emilio e Gino di 48, 44 e 32 anni, tutti membri di una famiglia che gestiva un albergo-trattoria a Calvi e accusati di aver ospitato alcuni partigiani.

Tra gli altri caduti anche Liberato Montecaggi, 57 anni, barbiere accusato di aver fatto la barba ad alcuni prigionieri inglesi, Fabrizio Fabbri, 42 anni, presunto rifornitore di partigiani, Pacifico Pellicce, 40 anni, Ernesto Sernicola, 36 anni, Domenico Salvati, 39 anni, Lorenzo Caroffi, 59 anni, tutti perché sospettati di aver aiutato gli inglesi o i partigiani.

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