Antonio Bonagura “Un appassionato disincanto”

 

Antonio Bonagura “Un appassionato disincanto”

Antonio Bonagura “Un appassionato disincanto”

 

Casa Editrice: Graus Edizioni

Collana: Tracce

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 224

 

«Con il tempo, Osvaldo si rese conto di avere modificato non solo le sue abitudini negli spostamenti, ma più in generale il suo stile di vita. Si accorse che, col passare dei giorni, era come se si acuissero le sue capacità sensoriali: ovunque fosse, si sorprendeva a osservare e a memorizzare la presenza di persone e la posizione degli oggetti; quando entrava in un qualsiasi ambiente faceva attenzione agli odori e ai profumi e anche i rumori più insignificanti ora potevano rivelargli qualcosa di inaspettato».

SINOSSI DELL’OPERA.

Nell’artificioso buio dell’anonimato, al centro di un palcoscenico senza pubblico, il giovane beneventano Osvaldo crede di trovare la sua vera vocazione: occultare sé stesso e servire la Repubblica Italiana dal retroscena istituzionale.

Muovendosi per le scenografie di Roma e Napoli, si inscena una storia a più atti, che dall’apprendistato romano, segue il protagonista sin sul campo di indagine napoletano, in ambienti universitari e di politica radicale, per proseguire in un costante cambio di mansioni, uffici ed esperienze, sempre sostenuti con l’incrollabile moralità di un obiettivo che si fa ideale condiviso.

Ma è proprio nello scarto fra l’ideale e le contingenze sociali di un organismo piramidale, che Osvaldo dopo una vita invisibile di abnegazione, sente venir meno la spinta a continuare, la maschera cade e il sipario si chiude.

Il personaggio senza pubblico, nella matura età della consapevolezza, si riscopre negli affetti familiari e nella riscoperta di un vero teatro, della vera arte di recitare, facendone un mestiere e inesauribile fonte di verità.

 

RADIO INCONTRO

RADIO INCONTRO Facebook

Leave a comment