CELEBRAZIONI DEL NATALE  E PRANZO IN EPISCOPIO IL 25 DICEMBRE

Mons. Piemontese: “Il Natale è un segno di amore e invocazione di speranza per quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza, dalla crisi economica, per la città  alla ricerca del proprio riscatto economico, civile, politico e sociale, nel dialogo e nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere”

Un Natale che porti speranza, che faccia partecipi tutti, in modo particolare le persone sole malate e bisognose, della gioia della festa e dell’amore di Dio. E’ il Natale che la chiesa diocesana si appresta a vivere nella fraternità e solidarietà.

«Le celebrazioni del Natale, nel nostro territorio, hanno il loro inizio luminoso con l’accensione della Stella di Miranda – ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese nella sua lettera augurale alla città -. Nel tempo di Natale il nostro animo è predisposto ad evocare sogni, meraviglie, desideri, aspirazioni, e volentieri volgiamo lo sguardo alla stella che è foriera di buoni e lieti auspici, di protezione e di speranza. Ma la luce vera del Natale è Cristo, che rinasce per ogni uomo, donando gioia e pace per tutti, per i bambini e gli anziani, per i giovani e le famiglie, per i poveri e gli emarginati. Il Natale è un segno di amore e invocazione di speranza per quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza, dalla crisi economica, per la città  alla ricerca del proprio riscatto economico, civile, politico e sociale, nel dialogo e nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere. Una speranza per la chiesa diocesana per una rinnovata responsabile consapevolezza nella fedeltà a Gesù e nel dialogo con la Città, in questo tempo di visita pastorale, tempo di incontri, confronto riscoperta a adesione a Gesù Cristo. Ancora una volta, perciò, siamo invitati ad andare in cerca della stella e ad accenderla nel cuore, nelle case, nella città, nella chiesa, nel mondo. E quando realmente la stella che è Gesù, sarà accesa, grazie alla buona volontà e alla conversione di ciascuno, allora sarà Natale, il Natale di luce, amore e gioia che auguro di gran cuore a tutti».

 

Un Natale nel segno della solidarietà e condivisione preceduto, come tradizione, dalle celebrazioni che il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto nei luoghi di lavoro all’Acciai Speciali Terni, all’Asm Azienda Servizi Municipalizzati, alla Cosp Tecnoservice di Terni e dagli incontri con studenti di Terni e Narni, con i detenuti della Casa Circondariale di Terni, con gli ospiti della mensa dei poveri della Caritas diocesana, con i bambini ospiti della casa famiglia dell’associazione Nuova Vita onlus.

«Anticipiamo il Natale che sentiamo come famiglia e tendiamo a unire le speranze personali e quelle del lavoro e dell’azienda con il tema del Natale – ha detto il vescovo nelle celebrazioni in fabbrica -. Ci ritroviamo a sentire e sperimentare la bellezza e la bontà di ciò che facciamo. Al centro del Natale, purtroppo la nostra società non mette più Gesù, ormai vi sono altre considerazioni ed elementi, qualcuno certamente positivo e altri superflui. Se vogliano vivere intensamente questa festa dobbiamo portare al centro Gesù, facciamo memoria della nascita di Gesù sulla terra che non è solo ricordo ma è una rendere presente a noi ciò che è avvenuto duemila anni fa».

 

Le festività natalizie in diocesi saranno scandite da vari momenti liturgici presieduti dal vescovo:  domenica 24 dicembre alle ore 23.45 nella Cattedrale di Terni la celebrazione della Notte di Natale,lunedì 25 dicembre la solenne concelebrazione eucaristica del Natale del Signore alle ore 11 la nella Concattedrale di Narni e alle ore 18 la concelebrazione della solennità del Natale nella Concattedrale di Amelia.

Segno di solidarietà con i più poveri è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in Episcopio del 25 dicembre (ore13). Con il vescovo Giuseppe Piemontese siederanno a tavola 130 invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa non a casa propria ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, dalla preparazione del cibo al servizio ai tavoli, il tutto grazie anche alla collaborazione di gruppi e movimenti della diocesi, che si sono suddivisi i vari compiti, per dare far vivere ad ogni ospite la gioia di un Natale insieme. Al pranzo di Natale contribuiscono: il Lions Club San Valentino di Terni, l’Azienda Servizi Municipalizzati con il dono dei dolci tradizionali, la Cosp Tecno service, l’Ast e, come ormai da diversi anni, anche gli studenti dell’Istituto “Casagrande – Cesi” di Terni con la preparazione dei pasticcini per il pranzo, e gli studenti dell’Istituto comprensivo tecnico commerciale di Narni scalo che hanno preparato gli addobbi per la tavola e i segnaposto con un pensiero augurale, frutto di percorso didattico e formativo legato al tema della solidarietà che sta alla base di questo loro impegno per il Natale.

 

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