Nell’ambito del progetto “Presupposti filosofici del volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità”, promosso dall’associazione di volontariato San Martino Caritas diocesana, dal Laboratorio I.D.E.A. e dalla Comunità di Sant’Egidio di Terni, domenica 18 novembre alle 16 presso il Cityplex Politeama Terni per la rassegna Terni Filmfestival Popoli e Religioni, saranno proiettati i primi video realizzati da giovani migranti nell’ambito del concorso “Come ci vedete”.
Seguirà alle 17,30 l’incontro con Blessing Okoedion autrice del libro “Il coraggio della libertà”. Interverrà suor Rita Giaretta, fondatrice della “Casa di Rut” a Caserta che accoglie le ragazze vittime di tratta.
Il progetto “Presupposti filosofici del volontariato: i diritti, il dono e la corresponsabilità” si articola in cinque attività: 5 dialoghi filosofici sul volontariato che prevedono, in particolare, approfondimenti su tematiche quali la democrazia, l’accoglienza, il dono, la cittadinanza attiva e la dignità della persona.
Stage pedagogici e interculturali da realizzarsi negli Empori della Solidarietà, alla Mensa San Valentino, nel Carcere, con gli Anziani, con gli Immigrati.
Cineforum sul Volontariato che ha come obiettivo quello di essere a servizio dell’integrazione. Un cineforum si realizzerà anche nel carcere di Terni.
Presentazione del libro “Il coraggio della libertà”di Blessing Okoedion, racconto della storia di una donna nigeriana ridotta in schiavitù e costretta alla prostituzione.
Concorso “Come ci vedete” attraverso la realizzazione di cortometraggi che narrino l’esperienza dei giovani immigrati sul nostro territorio.
Il progetto è stato approvato e finanziato dalla Regione Umbria nell’ambito delle iniziative e progetti di rilevanza regionale, con un contributo di €35.000.
I collaboratori del progetto sono: Comune di Terni, Comune di Narni, Provincia di Terni, Casa Circondariale di Terni, Diocesi di Terni – Narni – Amelia, Caritas Diocesana di Terni-Narni-Amelia, Istess, Impresa Sociale San Valentino, Idea Global Service srl, Moda e Cultura, Servizi formazione s.r.l., Associazione di Promozione sociale Tempus Vitae, S.S.D. Polisportiva Ternana, Omnia A.S.D.C.R. Ternana Calcioacinque, Fattoria Didattica Soc. Agr. Collerolletta s.r.l. La Collinetta, Fattoria didattica Azienda Agricola Befani.
Il progetto si inserisce in un ambito territoriale, quale è quello temano, che vuole incidere sul no profit, sul fenomeno immigrazione, sui giovani e sul mondo degli anziani. Nel territorio il no profit ha avuto un forte incremento e di pari passo si è registrato un aumento dei volontari che prestano la loro opera nelle unità locali del non profit, che ha raggiunto un valore pari a 1.592,6 per 10.000 abitanti (nel 2001 erano 696,7), quasi il doppio rispetto al dato nazionale.
Il fenomeno della immigrazione a Terni ha visto un aumento, sono 13.191 stranieri residenti a Temi — secondo i dati statistici del Comune relativi al I gennaio 2018. Un numero in crescita rispetto allo scorso anno, di 320 unità.
Nella città di Terni gli stranieri rappresentano l’11,6% della popolazione totale residente. Negli ultimi due anni, in linea con il resto della nazione, si è avuta una forte crescita di immigrazioni da paesi africani mentre sono rimaste pressoché stabili le iscrizioni di cittadini provenienti dal resto del mondo. I due terzi degli immigrati stranieri arrivati quest’anno a Temi provengono da un paese africano. Complessivamente comunque la maggioranza degli stranieri residenti ha origini europee, seguono gli asiatici, africani e gli americani.
Il progetto si basa su esigenze e bisogni del Volontariato, l’Integrazione multiculturale, i Giovani e gli Anziani. Gli obiettivi specifici e correlati alle esigenze e bisogni individuati sono: favorire la diffusione di una cultura del volontariato capace di cogliere i fermenti positivi presenti nelle culture “diverse”; contrastare ogni atteggiamento fondamentalistico di pregiudiziale chiusura nei confronti di chi è diverso da noi e portatore di culture diverse dalle nostre; sviluppare l’integrazione tra cittadini di origine diversa; sconfiggere la “ternitudine” e proporre ai giovani il volontariato come volano del cambiamento culturale e sociale, come cultura del dono e dell’accoglienza a cui i ternani sono predisposti; recupero della fiducia nelle relazioni umane nella casa Circondariale di Temi dove c’è una forte presenza di giovani detenuti immigrati; favorire l’incontro dei giovani con gli anziani, in una società che tende a nascondere coloro che per l’età appaiono più fragili.