Acquasparta capitale dei diritti umani con la “Festa della Musica e dei Diritti Umani”
Prosegue fino al 24 giugno la cinque giorni di dibattiti, concerti, street art, spettacoli teatrali e condivisione organizzati da BottegArt
Dopo i primi due giorni di appuntamenti tra musica, teatro, momenti di riflessione e narrazione, e il successo di pubblico per il concerto di Paolo Benvegnù con gli UTO in piazzetta delle Prove, prosegue fino al 24 giugno la Festa della Musica e dei Diritti Umani ad Acquasparta, manifestazione, organizzata dall’associazione BottegArt con il patrocinio del Comune di Acquasparta.
Nella sua terza giornata, venerdì 22 giugno, si entra nel vivo del dibattito con un tema tristemente attuale. Alle 17, infatti, si parlerà della “tratta degli schiavi. I migranti nel mercato del lavoro italiano” con Ilaria Masinara di Amnesty International Italia, l’etnografo e scrittore Leonardo Palmisano e il sociologo e giornalista Marco Omizzolo. Alle 18.30 in piazzetta Borgo Aware si terrà “Bouge toi”, laboratorio interculturale di danza, coreografia e creazione video a cura di Dance Gallery feat. Ass. Le Jasmin. Finanziato dal MiBACT, è stato il lab è stato video pensato per un gruppo di trenta giovani composto da italiani, immigrati di lingua francofona e richiedenti asilo. Attraverso i media “Corpo” e “Videocamera” si raccontano tradizioni, simboli, valori di culture diverse, di popoli diversi, per trasformare, attraverso la pratica artistica, pensieri pregiudizi e paure. Alle 21.30 in piazza del Ghetto proiezione del documentario “Entre la espada y la pared” di Ivan Grozny Compasso. Che cosa succede quando viene arrestato un importante narco trafficante? Che ripercussione ha questo accadimento sulla vita delle persone, sul Paese in questione? “Entre la espada Y la pared” si apre proprio con la cattura de El Chapo Guzman, uno dei dieci uomini più ricchi del mondo, secondo la rivista Forbes per poi addentrarsi nelle storie del più profondo Messico. a seguire, incontro con l’autore. In caso di maltempo tutti gli appuntamenti si terranno presso l’Auditorium in via San Francesco.
Sabato 23 giugno si torna a parlare di “Sviluppo sostenibile” con il Comitato NO inceneritori Terni, l’ANAB sezione di Perugia e l’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Debutto teatrale alle 19.30 in piazzetta Borgo Aware di “La colpa è mia che t’ho fatto” di e con Stefano Baffetti, accompagnato in musica da Francesco Montesi (percussioni). Sul palco una stand-up comedy liberamente ispirata ad eventi autobiografici della vita reale dell’autore, che restituisce un fantasioso quadro domestico, dove il personaggio narrante, perennemente inquieto e fuori posto, tratteggia i contorni di personaggi eccessivi e distorti incarnando altrettante figure di famiglia. Alle 21.30 ad animare il centro storico della città sarà la Concabbanda social streetband, una banda sensibile alle battaglie politiche che difendono la salute, la cultura, l’ambiente, i cittadini, i giovani, la solidarietà, il divertimento, il territorio e la città. Il logo della banda è il drago, simbolo della conca ternana e della sua storia, che suona.
Domenica 24 giugno spazio a grandi e piccini alle ore 17 (ogni 20 minuti fino alle 18.30) in piazza del Ghetto con il laboratorio espressivo sui ritmi africani “Piccoli e grandi passi”, a cura di Elisabetta Trupia, affiancata dal percussionista Fabrizio Cannizzaro, artista in costante ricerca delle tradizioni musicali dell’Africa dell’ovest e cultore del marranzano siciliano. Alle 18.30 si passa all’auditorium San Francesco per “Un altro mondo è possibile – Leonia”, comunica/azione del laboratorio teatrale del Ponte Solidale a cura di Carla Gariazzo. Attraverso giochi, letture, scritture, esercizi per la consapevolezza del corpo e della voce si sperimenta un nuovo modo di relazionarsi alla ricerca di una comunicazione ecologica. I temi ed i contenuti sono quelli dell’equo e solidale: nel mondo in relazione con il mondo. LEONIA è ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino. Alle 19.30 in piazza Federico Cesi, “Danze africane”, laboratorio/performance ad alto coinvolgimento con Elisabetta Trupia. Infine, concerto finale del festival a cura di Omphalos Voices, coro “raimbow” lgbti di Perugia alle ore 21.30 in piazza del Ghetto. La recente partecipazione del coro al Various Voices di Monaco lo scorso maggio è stata un successo replicato in ogni occasione in cui questa ensemble vocale si esibisce. Al coro è affidato il concerto finale della Festa della Musica e dei Diritti Umani 2018, uno spettacolo di pura energia musicale che conferma l’amicizia e la collaborazione tra Omphalos Perugia e BottegArt. Collaborazione confermata anche dalla partecipazione di BottegArt alla Perugia Pride Parade il prossimo 30 giugno.
Inoltre, durante le giornate del festival, l’artista Nonoska Novantasette esporrà opere realizzate con penna Bic, lo street artist Ryan Spring Dooley si esibirà lungo le vie della città, dj set by Ales (22 giugno), e distribuzione di un inserto del vignettista Fogliazza.
Tutti gli eventi in programma, nonostante il festival non sia sostenuto da realtà pubbliche e private, saranno a ingresso libero. La scommessa di BottegArt è infatti quella di realizzare la cinque giorni unicamente con le proprie forze. Scommessa accettata anche dagli artisti che si esibiranno che, per l’occasione, hanno scelto di contribuire alla realizzazione del festival accettando l’ingaggio a cachet limitato. Per chi vorrà contribuire, l’offerta è libera e si potrà aderire sia nei giorni precedenti il festival che durante la manifestazione (info: http://www.bottegart.com/fai-una-donazione/). Hashtag ufficiele: #vivabottegart. Il manifesto è opera di Albi Dumllako, che ha saputo interpretare perfettamente la poesia di Danilo Dolci, ispiratrice di questa edizione.
Sito ufficiale: www.bottegart.com